
Cosa significa insegnare: la toccante risposta di prof Vecchioni
Roberto Vecchioni emoziona tutti con la sua visione dell'insegnamento: ecco qual è la soddisfazione più grande per un professore e perché è importante
È meglio imparare o insegnare? È la domanda di Edoardo Prati rivolta a prof Roberto Vecchioni, il celebre cantautore italiano che ha diviso la sua vita tra moltissime canzoni intramontabili e anni di lezioni tra i banchi di scuola. Ecco qual è la soddisfazione più grande per un professore secondo l’artista, che ha dato una risposta emozionante sul lavoro di insegnante.
- Apprendere o insegnare: cosa preferisce prof Vecchioni
- La soddisfazione più grande per un professore secondo Vecchioni
Apprendere o insegnare: cosa preferisce prof Vecchioni
“Ci si diverte di più a imparare o a trasmettere?”, è la domanda rivolta a Roberto Vecchioni e pronunciata da Edoardo Prati, il giovane influencer di Letteratura classica soprannominato ‘il Barbero di TikTok’, in occasione di una sua videointervista de La Repubblica.
“Le due cose sono profondamente connesse, ha risposto prof Vecchioni. “C’era un umorista francese che diceva: ‘ignorante è colui che non sa quello che tu non sapevi ieri’. È una bella battuta ed effettivamente succede anche questo: ti devi documentare su tutto per poi spiegarlo, fai sembrare quella cosa scontata, ma in realtà ti sei documentato anche tu”, ha proseguito, spiegando quindi come il ruolo di professore in realtà si unisca a quello di studente, poiché il suo lavoro lo porta ad apprendere continuamente per poter insegnare.
Vecchioni ha proseguito raccontando della sua fame di sapere, presente fin dal liceo e mai spenta: “La mia passione fondamentale è quella di non lasciare margini sconosciuti su un argomento – ha spiegato -. Se devo andare a parlare di un personaggio, di una storia o di letteratura, devo sapere tutto di quell’argomento”. Un’impresa certamente più complessa anni fa, in un mondo in cui non esisteva internet e tutte le informazioni si trovavano soltanto tra le pagine dei libri nelle biblioteche: “Era difficile una volta perché non c’erano supporti diversi dai libri, ma ci riuscivo. Mi sbattevo come un dannato”, ha aggiunto.
La soddisfazione più grande per un professore secondo Vecchioni
Lo sforzo della ricerca di informazioni approfondite su ogni argomento veniva ripagato però dalla più grande soddisfazione per Vecchioni e per tutti i professori: “L’informare e il comunicare diventava una gioia perché, per tutti i 40 anni di scuola, vedevo qualcuno che si illuminava“. La vittoria di un insegnante arriva quando uno studente esclama: “Che bello questo non lo sapevo! Questa cosa mi porta ad altri pensieri, è un link per comprendere qualcos’altro”, ha raccontato con enfasi prof Vecchioni.
Sarebbe proprio quella la ricompensa più grande ed emozionante per un insegnante: “È incalcolabile la gioia che si ha quando si vede che un ragazzo ha capito un piccolo spigolo di umanesimo, che poi lui stesso gonfierà e aumenterà. E sarà la sua difesa, la sua corazza”. Sta proprio qui tutta l’importanza dell’insegnamento, secondo Roberto Vecchioni: sapere che ciò che un professore spiega con passione agli studenti può diventare un seme ben piantato capace di germogliare e crescere nel tempo. Quando parla di difesa e di corazza, parla di quell’umanesimo in grado di protegge le persone dall’ignoranza.
Infine, Vecchioni ha sottolineato come l’insegnamento sia stato fondamentale per se stesso, “ma soprattutto per vedere la gioia negli occhi dei ragazzi“.