Crepet: "Non lo avrei mai accettato". La lezione di psicologia
"Non lo avrei mai accettato": la lezione di psicologia della comunicazione di Crepet che analizza il discorso di Von der Leyen sul piano Rearm Europe
Parlando della presentazione del piano Rearm Europe fatta da Ursula Von der Leyen, Paolo Crepet ha offerto a tutti una lezione sulla psicologia della comunicazione. “Non lo avrei mai accettato“, ha detto lo psichiatra durante il suo intervento studiando il linguaggio della presidente della Commissione europea. Ecco la sua analisi.
- Lo studio di Crepet sul discorso di Von der Leyen
- Paolo Crepet e l'importanza della "fragilità"
- La differenza tra persuasione sorridente e difficile
Lo studio di Crepet sul discorso di Von der Leyen
Il noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet ha analizzato il discorso di Ursula Von der Leyen tenuto a Bruxelles il 5 marzo scorso nel corso del quale ha presentato il Rearm Europe, il piano da 800 miliardi destinato a potenziare le capacità militari dell’Unione europea.
All’Adnkronos Crepet ha detto che nelle parole della presidente della Commissione europea ha percepito “la gravità del momento”. Un atteggiamento elogiato dallo psichiatra al di là del contenuto: “Nel merito del contenuto non entro, non faccio il politico né l’economista. Parlo di psicologia della comunicazione alle masse“, ha precisato. Per l’esperto, il tono di Von der Leyen è stato “assolutamente condivisibile e rassicurante, confortante”.
Per chi se lo fosse perso, il discorso della leader europea è iniziato così: “Viviamo in tempi pericolosi, la nostra sicurezza è minacciata in modo serio”. La presentazione del piano è arrivata a poche ore dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sullo stop agli aiuti militari americani all’Ucraina.
Paolo Crepet e l’importanza della “fragilità”
Nell’intervista all’agenzia di stampa, Paolo Crepet ha evidenziato come la “fragilità” espressa da Ursula Von der Lyen sia una componente essenziale di una comunicazione efficace. “Ho percepito nel linguaggio di Von der Leyen la gravità del momento, la sua fragilità. E noi oggi siamo fragili esattamente come lei”, ha dichiarato lo psichiatra sottolineando che ha apprezzato sia i “toni non enfatici” che “l’incertezza del linguaggio” della presidente.
A suo avviso, la capacità di mostrare vulnerabilità e di utilizzare un linguaggio che esprime emozioni profonde può rendere un discorso più persuasivo e autentico. “Chi si gonfia il petto mi fa paura – ha aggiunto Crepet -. La forza persuasiva per far capire ai cittadini europei cosa stiamo rischiando sta anche nel balbettamento di quel discorso”.
La differenza tra persuasione sorridente e difficile
Continuando la sua analisi, il noto psichiatra ha distinto la “persuasione sorridente“, che è più leggera e superficiale, dalla “persuasione complessa e difficile“, che utilizza “il linguaggio del dolore“. Secondo lui, quest’ultimo è più efficace nel trasmettere messaggi importanti e nel coinvolgere emotivamente il pubblico.
“Io da cittadino europeo non avrei mai accettato una persona prendere la parola annunciando una decisione così grave con sicurezza, col piglio di quella che dice ‘è così, fatevene una ragione. Arrivederci, ho da fare'”.
Crepet ha proseguito affermando che la capacità di usare “il linguaggio del dolore” è una prerogativa delle donne, mentre “noi uomini devo dire che spesso lo dimentichiamo”. E “guarda caso, Von der Leyen è una donna e lo ha usato. Mi dispiace che le altre non lo capiscano e che abbiano più paura di Parigi o Londra invece che di Mosca“, ha concluso lo psichiatra.