
Crepet tra Sinner e la scena muta alla Maturità: il suo affondo
Cosa c'entra il campione di tennis Jannik Sinner con i casi di scena muta volontaria all'esame di Maturità? L'affondo dello psichiatra Paolo Crepet
Paolo Crepet è tornato a parlare dei casi di scena muta volontaria all’orale della Maturità 2025. Alcuni studenti, infatti, hanno deciso di non rispondere alle domande della commissione esaminatrice per protestare contro il sistema di valutazione della scuola italiana. In questo contesto, lo psichiatra e sociologo non ha risparmiato critiche anche nei confronti delle famiglie. Ma cosa c’entra il campione di tennis Jannik Sinner in tutto questo?
- Crepet cita Sinner parlando della Maturità "boicottata" e attacca i genitori
- Per Crepet la scena muta alla Maturità non è "disobbedienza"
- Cos'ha detto Crepet sui casi di scena muta volontaria alla Maturità
Crepet cita Sinner parlando della Maturità “boicottata” e attacca i genitori
Continuano a far discutere i casi di scena muta volontaria alla Maturità, protesta messa in atto da alcuni studenti durante il colloquio dell’esame di Stato per contestare il sistema dei voti a scuola. Queste vicende sono state al centro di varie analisi dello psichiatra e sociologo Paolo Crepet. In un’intervista a Il Giorno, l’esperto ha accostato questi casi a Jannik Sinner.
Per Crepet, Sinner è diventato un campione anche perché ha imparato a perdere, traendo il meglio dalle sconfitte, che diventano un momento per capire cosa si è sbagliato e per impegnarsi ancora di più. “Si vince perché si è perso, cosa che ha detto lo stesso Sinner a Londra“, ha spiegato Crepet. E ha aggiunto: “Non è una banalità in un momento in cui ci sono famiglie che applaudono la scena muta dei figli all’orale della Maturità”.
Per Crepet la scena muta alla Maturità non è “disobbedienza”
Crepet ha proseguito affermando che, a suo avviso, quella messa in atto dai maturandi “non è disobbedienza“. E “non ci vedo nemmeno qualcosa di dadaista – ha chiosato -. In quel caso devi mostrare genialità, reggere lo sberleffo. Come Renzo Piano quando ha disegnato il Beaubourg. Il 90% degli architetti gli dava contro. Ma era solo invidia”.
Cos’ha detto Crepet sui casi di scena muta volontaria alla Maturità
Analizzando i gesti di protesta degli studenti all’esame di Maturità 2025 a Radio Radio, Paolo Crepet ha detto: “Siamo sicuri che il problema sia il voto? Perché una fidanzata o un fidanzato non ti dà un voto? Secondo me sì. Lo sport è cosparso di voti, perché se perdi 5 a 0 la finale di Champions non è un un capolavoro, però accade”.
Come ha spiegato anche in un’intervista a Il Messaggero, dal suo punto di vista il problema è che i giovani d’oggi hanno difficoltà a fare i conti con i voti, sia a scuola che nella vita in generale. “I ragazzi non accettano la valutazione, ma non è possibile affrontare la vita con questo atteggiamento“, ha affermato lo psichiatra contestando l’idea di una presunta “fragilità” generalizzata nelle nuove generazioni. “Non possiamo spostare sempre l’attenzione sulle fragilità – ha precisato -. Devono abituarsi ai voti che ti dà la vita. Esiste ancora il non classificato? Potrebbe capitare anche quello e non sarebbe una tragedia”.
Da qui ha lanciato il suo messaggio: “Impariamo ad accettare la valutazione e quando perdiamo andiamo avanti. Così si impara: nella vita bisogna saper fare le cose, qualunque lavoro si faccia. E quando si vuole protestare bisogna trovare qualcuno che ascolti”.
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