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Bezos e Crepet ANSA / IPA

Educazione, Crepet sbotta su Bezos: perché "peggio non ce n'è"

Paolo Crepet sbotta sul matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sanchez: perché "peggio non ce n'è" secondo lo psichiatra e cosa c'entra l'educazione

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il matrimonio a Venezia tra il fondatore di Amazon Jeff Bezos e Lauren Sanchez ha acceso il dibattito pubblico. A commentare l’evento è stato anche il noto psichiatra e sociologo Paolo Crepet, che ha spostato l’attenzione sul piano dell’educazione: “Questo matrimonio è il peggiore esempio che possiamo dare ai giovani”, ha detto. Perché “peggio di così non c’è niente” secondo l’esperto.

Per Crepet il matrimonio di Bezos è “il peggiore esempio da dare ai giovani”

La critica di Paolo Crepet al matrimonio di Jeff Bezos a Venezia si concentra sulla sua preoccupazione per la “questione educativa“, come ha spiegato in un’intervista a Il Corriere della Sera. Per lo psichiatra, il problema non risiede solo in “una cosa”, ma in “tre giorni di cose” che ha paragonato ai “matrimoni dei maraja” ai quali aveva assistito in India da giovane, definendoli “una noia infinita, un incubo”.

“A me compete dire, perché ho a cuore la questione educativa, che un evento simile comunica ai giovani che tutto è visibilità, tutto è soldi, tutto è finto. La cultura non c’è, non è nominata“, ha commentato Crepet.

A preoccupare lo psichiatra sono anche “le ragazzine che affollano le calli per vedere le signore che spendono settemila euro per una borsa”, un altro “pessimo esempio” per le giovani generazioni.

Perché “prendiamo in giro i giovani” secondo Crepet

Secondo Paolo Crepet, eventi di questo tipo, oltre a non essere un buon esempio per i giovani, si trasformano anche in una vera e propria presa in giro per i ragazzi e le ragazze. “Non si ragiona così: io posso tutto perché ho i soldi“. Questa mentalità, che equipara il valore al potere d’acquisto, è per lo psichiatra una trappola che distorce le aspettative delle nuove generazioni. La realtà, ha spiegato, è ben diversa: “Ma solo uno su un miliardo si arricchisce e così prendiamo in giro i giovani“, evidenziando come l’idea di una ricchezza facile e accessibile sia una chimera per la stragrande maggioranza.

Crepet ha proseguito: “Domani uno si sposa a Chioggia e fa tre giorni di festa, come Bezos. Ma prima ha pensato qualcosa? Ha letto un libro? Questi eventi non comunicano niente di affascinante“. La vera essenza della vita e del successo, per Crepet, non risiede nell’opulenza materiale, ma nella profondità del pensiero e nella coltivazione dell’intelletto.

Ha infine lanciato un duro attacco alle famiglie e, in generale, alla società di oggi: “Questo è un mondo in cui i padri insegnano ai figli che tutto dipende da quanto guadagnano. È un occidente moribondo e una Venezia da cui Luchino Visconti sarebbe scappato, è Morte a Venezia“, ha detto citando il celebre film del grande regista tratto dal romanzo dello scrittore tedesco Thomas Mann, che racconta la storia di un uomo ossessionato dalla bellezza ideale.

Paolo Crepet ha concluso l’intervista parlando delle polemiche sollevate sulle nozze. Sui giovani che hanno contestato Bezos, lo psichiatra ha affermato: “Mi interessa chi produce pensiero, non solo opposizione. E non mi piace chi dice ‘tu a Venezia non ci puoi stare'”. E sulle persone che hanno definito il matrimonio del fondatore di Amazon “cafone”, Crepet ha chiosato: “Alla fine, è invidia sociale, torniamo al tema del denaro. Dobbiamo guardarci dal dire a un ventenne: devi pensare solo al corpo e ai soldi“.

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