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Giornata del Libro Fonte foto: iStock

Giornata del Libro: quanti ne leggono gli italiani

In occasione della Giornata del libro, scopriamo qual è lo stato di salute della lettura nel bel Paese, partendo da quanti lettori ci sono in Italia

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Il 23 aprile 2025 si celebra la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore, conosciuta anche come la Giornata del libro e delle rose. Si tratta di un evento molto importante, organizzato dall’UNESCO, per promuovere in tutto il mondo la lettura e la pubblicazione di libri, ma anche per parlare di protezione della proprietà intellettuale. In questo giorno è bene ricordare qual è lo stato della lettura nel nostro Paese: quanti sono i lettori in Italia?

Perché il 23 aprile si celebra la Giornata del libro

La Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore è stata istituita dall’Unesco nel 1995, per riscoprire il piacere della lettura e riconoscere il ruolo fondamentale degli scrittori nella società. Si celebra ogni 23 aprile: dal 2001 viene anche eletta ogni anno una Capitale mondiale del libro, per celebrare quei luoghi dove la promozione della cultura letteraria è forte. La prima capitale è stata Madrid, mentre nel 2025 è Rio de Janeiro, in Brasile.

Si festeggia il 23 aprile per ricordare la scomparsa nel 1616 di tre grandi scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, il britannico William Shakespeare, il peruviano Inca Garcilaso. In Spagna è un giorno molto distinto, nel quale si consegnano libri e rose. Scopo della giornata è invogliare a leggere e far riflettere sul contributo che gli scrittori danno per lo sviluppo sociale e culturale.

Quanti sono i lettori in Italia

Quanti sono i lettori in Italia? Secondo la rilevazione dell’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) su dati Pepe Research relativi al 2024, le persone con un’età compresa tra i 15 e i 74 anni che hanno dichiarato di aver letto, anche se non fino alla fine ma solo in parte, un libro nell’ultimo anno (sotto forma di libro stampato, ebook o audiolibro) rappresentano il 73%. Nel 2023 la percentuale era del 74%.

È scesa anche la percentuale dei lettori che hanno letto soli libri a stampa: è del 66% della popolazione, contro il 68% del 2023. Di questo 66%, il 72% è rappresentato da donne, mentre il 60% da uomini. Guardando alle fasce d’età, invece, i libri stampati sono letti soprattutto da chi ha tra i 18 e i 24 anni (74%). Seguono i 15-17enni (73%), i 35-44enni (71%), i 25-34enni (70%).

Il presidente di AIE Innocenzo Cipolletta ha spiegato: “I dati sulla flessione dei tempi di lettura e del numero di lettori, che vanno di pari passo alla flessione del mercato, confermano la necessità di tornare a sostenere la domanda di libri nel nostro Paese soprattutto tra i più giovani, creando una consuetudine con i libri che prosegua nel corso di tutta la vita. Non c’è crescita e sviluppo culturale ed economico per l’Italia se non facciamo crescere i lettori, soprattutto al Sud e nelle aree meno prospere del Paese”.

Qual è la qualità della lettura in Italia

La qualità della lettura in Italia è peggiorata. Anche perché il 30% dei lettori legge in modo frammentario, aprendo un libro solo qualche volta al mese, se non addirittura solo qualche volta all’anno.

Il tempo medio settimanale dedicato alla lettura si è ridotto: nel 2024 è stato di 2 ore e 47 minuti contro le 3 ore e 16 minuti del 2023 e le 3 ore e 32 minuti del 2022.

C’è da dire, però, che il tasso di lettura degli italiani rilevato da AIE differisce da quello rilevato da ISTAT per il tipo di domanda posta ai due campioni di intervistati, suddivisi in fasce di popolazione differenti.

Le disparità tra Nord e Sud nelle abitudini di lettura

Le disparità territoriale tra Nord e Sud per quello che riguarda le abitudini di lettura degli italiani sono enormi, come confermato anche dai dati di NielsenIQ-GfK sul mercato del libro trade in Italia suddiviso per aree geografiche. Dei 79,2 milioni di libri a stampa venduti in Italia nel mercato trade tra i mesi di gennaio e ottobre 2024, la distribuzione è la seguente: il 35,8% nel Nord-Ovest, il 22,2% nel Nord-Est, il 22,7% al Centro, il 19,3% al Sud e Isole.

I dati riguardanti il numero di librerie per abitante, inoltre, dimostrano che la disparità è ampiamente presente. Il Nord-Ovest è sopra alla media nazionale (0,28 librerie per 10mila abitanti) dell’11%, il Nord-Est del 17%, il Centro del 7%. Mentre le Isole sono sotto la media del 6% e il Sud del 30%.