
Il documento del 15 maggio e la Maturità 2025, tutte le novità
Entro il 15 maggio i consigli di classe devono scrivere un documento importante per la Maturità 2025, che presenta alcune novità: cosa c'è da sapere
Il 15 maggio è una data molto importante per chi affronterà l’esame di Stato a giugno. Entro questo giorno, infatti, i consigli di classe delle quinte superiori devono mettere a punto un resoconto in cui vengono inserite tutte le attività svolte durante l’anno scolastico, dai programmi per ogni materia alle modalità di insegnamento fino agli obiettivi raggiunti dalla classe. Il cosiddetto documento del 15 maggio è così importante perché è la fonte da cui attingeranno i commissari per fare le domande durante la prova orale della Maturità 2025, che prevede un’importante novità.
Cos’è il documento del 15 maggio per la Maturità
Il documento del 15 maggio è un elaborato che viene scritto ogni anno dai consigli di classe delle quinte superiori in vista dell’esame di Maturità. Questo testo, infatti, contiene delle informazioni importantissime sulla classe e le attività svolte durante l’anno scolastico.
Nel dettaglio, come specificato nell’ordinanza 67/2025 sullo svolgimento della Maturità 2025, nel documento del 15 maggio troviamo:
- gli argomenti affrontati durante l’anno scolastico per ciascuna materia;
- i metodi e i mezzi utilizzati dagli insegnanti;
- i tempi e gli spazi del percorso formativo;
- i criteri e gli strumenti di valutazione scelti dai docenti;
- gli obiettivi di apprendimento raggiunti dagli studenti;
- qualsiasi altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo ai fini dello svolgimento dell’esame di Stato.
Nell’ordinanza si evidenzia anche che “la commissione si attiene ai contenuti del documento nell’espletamento del colloquio“. È dunque questo testo a guidare le domande dei commissari, anche di quelli esterni che non conoscono i candidati.
Una volta redatto, il documento del 15 maggio deve essere pubblicato sul sito dell’istituto scolastico per essere immediatamente fruibile dai maturandi per prepararsi al colloquio. A differenza di quanto pensano in molti, l’elaborato non deve obbligatoriamente essere firmato dagli studenti.
Come usare il documento del 15 maggio per prepararsi all’orale
“La commissione si attiene ai contenuti del documento nell’espletamento del colloquio”, recita l’ordinanza 67/2025. Nel documento del 15 maggio, dunque, si può dire che sono ‘spoilerate’ le domande che la commissione rivolgerà ai candidati nel corso della prova orale. Detto in alti termini, il testo stabilisce con chiarezza e in modo vincolante l’ambito dei quesiti che i commissari possono porre ai maturandi.
Per questo il consiglio è quello di leggerlo con molta attenzione e discuterne con gli insegnanti per avere ulteriori chiarimenti e suggerimenti su come affrontare l’orale. Capire bene il documento può aiutare lo studente a conoscere meglio il proprio percorso scolastico e ad acquisire maggiore sicurezza, preparandolo anche a gestire eventuali domande inaspettate.
Le novità della Maturità 2025
La riforma del voto in condotta (legge 150/2024) ha introdotto delle novità anche per quanto riguarda l’esame di Maturità. In primo luogo, i maturandi che hanno 6 in comportamento devono svolgere una prova aggiuntiva per l’esame. Dovranno infatti redigere un elaborato in materia di “cittadinanza attiva e solidale” da presentare durante l’orale.
La definizione dell’argomento dell’elaborato, come definito dall’ordinanza 67/2025, spetta al consiglio di classe, che decide anche i tempi e le modalità di consegna.
Ma la legge sulla valutazione del comportamento incide anche sul credito scolastico: “Il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi”.
Questo significa che per ottenere il punteggio massimo nel credito scolastico (15 per il quinto anno), gli studenti devono avere almeno 9 in condotta. In sostanza, sia i voti che il comportamento contano.
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