
Chi era Papa Francesco, la lezione "polemica" di Prof Galiano
Prof Enrico Galiano, nel giorno del funerale di Papa Francesco, ha ricordato in un video tutte le volte in cui Bergoglio non è stato un papa sobrio
Sabato 26 aprile 2025 tutto il mondo si è fermato per il funerale di Papa Francesco: Bergoglio è venuto a mancare il 21 aprile, giorno di Pasquetta (Lunedì dell’Angelo), dopo il ritorno a Casa Santa Marta in seguito a un lungo ricovero presso l’Ospedale Gemelli di Roma. Tante le persone che hanno voluto dirgli addio di persona a San Pietro, ma sono stati anche tanti i messaggi arrivati sui social per l’ultimo saluto. Come quello di Enrico Galiano, che in un post ha spiegato chi era Papa Francesco, tutt’altro che un papa “sobrio”, in riferimento a una polemica nata per le celebrazioni della Festa della Liberazione.
Galiano, le parole su Papa Francesco
Il professor Enrico Galiano ha ricordato Papa Francesco, proprio nel giorno del funerale del Santo Padre. Lo scrittore, sui suoi canali social, ha pubblicato un ritratto di Jorge Mario Bergoglio, spiegando, perché, secondo lui non è stato un papa sobrio.
Il riferimento è al lutto nazionale proclamato dopo la sua morte e in vista delle esequie dal Governo italiano. Cinque giorni che hanno coinvolto anche le celebrazioni del 25 aprile, nell’80esimo anniversario della Liberazione. È stato chiesto di festeggiare con “sobrietà” e questa richiesta ha sollevato polemiche da più parti.
Enrico Galiano ha, dunque, spiegato che Papa Francesco non è stato per niente un pontefice sobrio, non solo durante il suo pontificato, ma anche quando era un “semplice” prete.
Perché per Galiano Francesco non è stato un papa sobrio
Nella didascalia che ha accompagnato il suo video, Enrico Galiano ha scritto: “Non è stato un papa sobrio. È stato un papa rivoluzionario. Fragile, umano, immenso. Questo è Francesco”. Poi ha chiesto ai suoi follower: “E tu? Che rapporto hai avuto con Papa Francesco?”.
Nel filmato lo scrittore ha spiegato perché secondo lui il pontefice da poco deceduto è tutt’altro che ricollegabile al concetto di “sobrietà”. “Non è stato un papa sobrio, Francesco”, ha iniziato il professore, elencando poi tutte le volte che non lo è stato.
“Non lo è stato quando si è presentato al mondo solo come Vescovo di Roma, rifiutando i mantelli di ermellino, indossando le scarpe di seconda mano”, ha raccontato Galiano. “Non è stato un papa sobrio quando ha scelto anche di vivere in un appartamento semplice. Una decisione che sembrava sobria, ma che in realtà era di quel tipo di sobrietà che può fare la rivoluzione”.
“Non è stato un papa sobrio quando ha aperto le porte ai poveri, ai migranti, ai dimenticati, senza badare a quelli che mugugnavano, si stracciavano le vesti, lo guardavano storto. E sono stati tanti”. Ma, secondo il professore, “non è stato un papa sobrio quando si è inginocchiato a baciare i piedi di chi poteva fermare una guerra. Non è stato un papa sobrio quando ha scelto di sussurrare quel devastante ‘Chi sono io per giudicare‘ riferendosi agli omosessuali. Ed è stata la prima volta nella storia che un papa ha detto una cosa del genere”.
Francesco “non è stato un papa sobrio quando ha gridato contro l’indifferenza verso il pianeta, verso i poveri, verso chi resta indietro“. Non lo è stato nemmeno “quando ha messo in discussione tradizioni che sembravano intoccabili”, ma “neanche nel mondo in cui rideva, abbracciava, si lasciava scompigliare i capelli dai bambini”. Infine, ha concluso Galiano “non è stato un papa sobrio Francesco quando ha scelto di mostrarsi fragile, malato, umano in un mondo che ama solo i vincenti”.