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Bandiera italiana issata per il 25 aprile Fonte foto: iStock

La Liberazione vista dagli studenti: servizio shock a Cartabianca

Gli studenti italiani non sanno cosa si celebra il 25 aprile e non sanno cosa sia la Festa della Liberazione, come emerso da alcune interviste

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Cosa si festeggia il 25 aprile? Cos’è la Festa della Liberazione? Quale evento storico si vuole ricordare in questo giorno? In occasione di una puntata di “È sempre Cartabianca”, a ridosso proprio dell’80esimo anniversario della Liberazione, è andato in onda un servizio shock, nel quale alcuni ragazzi hanno cercato di spiegare cosa si celebrasse in questa giornata. La Liberazione vista dagli studenti non è proprio quello che il 25 aprile rappresenta in realtà: c’è tanta confusione e scarsa conoscenza in merito.

Cartabianca ha chiesto ad alcuni ragazzi cos’è il 25 aprile

“È sempre Cartabianca” è un programma che va in onda ogni martedì sera in prima serata su Rete 4, condotto da Bianca Berlinguer. In ogni puntata ci sono diversi ospiti in studio e non mancano servizi e approfondimenti. In occasione dell’appuntamento del 22 aprile 2025 è stato proposto un servizio dedicato al 25 aprile: nel 2025 si celebra l’80esimo anniversario della Festa della Liberazione.

È stato chiesto a giovani studenti cosa rappresentasse questa giornata e ne è venuto fuori un quadro disastroso: c’è tanta disinformazione in merito alla Festa della Liberazione tra gli studenti italiani, che non sanno assolutamente perché viene celebrata ogni anno.

Le risposte dei giovani sulla Festa della liberazione

Le risposte degli studenti italiani in merito alla Festa della Liberazione hanno lasciato tutti senza parole. “Il 25 aprile? La liberazione dalla Repubblica? Non ne ho la minima idea, si fa ponte!”, ha detto un giovane intervistato dal programma di Rete 4.

Ma anche altri ragazzi fermati per strada hanno confermato di non sapere cosa viene ricordato ogni anno il 25 aprile: “Liberazione da qualcosa? Da qualcuno?”, ha detto una sedicenne, mentre altri hanno fatto confusione con la Festa della Repubblica. C’è chi, poi, ha ammesso l’amara verità: “Purtroppo col tempo le cose passano e si dimenticano”.

C’è poi chi ha fatto battute provocatorie: “Liberazione dagli ebrei”. Ma c’è anche chi ha detto di ammirare Hitler e Mussolini e chi ha raccontato di episodi di bullismo, con un alunno che ha disegnato una svastica sul collo di un suo compagno omosessuale.

L’impegno a scuola per “recuperare” il 25 aprile

Qualcuno, però, ha dato una risposta che forse è il fulcro della questione e spiega perché ci siano disinformazione e disinteresse nei confronti di questo festa nazionale. “Nessuno la prende seriamente, non frega tanto ai professori se non ad alcuni di sinistra”, ha ammesso qualcuno durante l’intervista.

Uno studente del liceo ha poi aggiunto: “Ormai ci sentiamo così lontani da questa festa e non ne sentiamo il bisogno”. Le nuove generazioni, rispetto a quelle che le hanno precedute, nutrono un certo distacco dalla memoria storica, non interessandosi e non approfondendo il passato. Alcuni ragazzi si definiscono “ignoranti” in materia, mentre altri fanno emergere una mancanza di strumenti critici per analizzare il contesto, arrivando a confondere liberazione e oppressione.

C’è, allora, chi si domanda se non ci sia bisogno di un impegno più accurato da parte dei professori e delle istituzioni per non perdere la memoria storica. Il rischio è quello che il 25 aprile o altre date importanti vengano ridotte a semplici “ponti” o giorni di vacanza in più nel calendario scolastico.