La prima classe senza prof è realtà: "merito" dell'IA
La scuola si fa con i visori per la realtà virtuale: a Londra la prima classe senza prof è realtà per 'merito' dell'intelligenza artificiale (IA)
La prima classe senza prof è realtà. Siamo a Londra, in un istituto privato. Qui gli studenti non studieranno le materie con il supporto degli insegnanti, ma per ‘merito‘ dell’IA.
A scuola senza insegnanti con l’intelligenza artificiale
Si sente parlare spesso di scuola e intelligenza artificiale e di come quest’ultima può condizionare la formazione. In Italia, ad esempio, hanno fatto discutere alcuni casi di studenti che hanno svolto i compiti a casa con ChatGPT.
I più pessimisti avevano già avanzato l’idea che nel breve periodo l’IA avrebbe, tra le altre professioni, potuto sostituire anche i docenti. Ebbene, quel giorno è arrivato. A Londra, infatti, è debuttata la prima classe senza prof, completamente affidata all’intelligenza artificiale, con una piattaforma che adatta lo studio e la didattica alle esigenze di ogni singolo studente. Si tratta di un corso che preparerà i ragazzi a sostenere il Gcse, l’esame che in Inghilterra si sostiene a 16 anni prima di affrontare l’ultimo biennio delle scuole superiori.
L’esperimento, come raccontato da ‘Sky News’, è della scuola privata londinese David Game College, e i primi 20 studenti saranno in classe in questo inizio di settembre, ognuno con il proprio visore per la realtà virtuale e il proprio profilo sulla piattaforma scolastica.
Gli studenti non saranno comunque lasciati soli: 3 assistenti “tutor” saranno in classe a turno per sostenere, aiutare e controllare il gruppo e per l’insegnamento di quelle materie in cui l’intelligenza artificiale “ha attualmente delle difficoltà”, come arte e educazione sessuale.
Il costo del corso con l’IA al David Game College è di 27mila sterline all’anno, circa 32mila euro.
Le reazioni
“Ci sono molti insegnanti eccellenti in circolazione, ma siamo tutti fallibili – ha affermato John Dalton, preside della scuola -. Penso che sia molto difficile raggiungere il livello di precisione e accuratezza dell’intelligenza artificiale, che tra l’altro può valutare e adattarsi in continuazione”. Per il dirigente scolastico, “se si vuole davvero capire esattamente perché un bambino non sta imparando, credo che i sistemi di intelligenza artificiale possano individuarlo in modo più efficace”.
L’idea del David Game College di affidare completamente l’educazione dei ragazzi all’intelligenza artificiale ha subito creato delle polemiche. Secondo Chris McGovern, ex preside oggi in pensione, sebbene l’intelligenza artificiale “abbia un ruolo da svolgere in classe, questo lo porta troppo oltre”.
“Capisco perché le scuole potrebbero spingere sull’intelligenza artificiale: innanzitutto è più economica”, ha detto. Ma resta il fatto che con l’IA “si disumanizza immediatamente il processo di apprendimento, eliminando le competenze interpersonali e l’interazione tra studenti e insegnanti“, ha aggiunto McGovern. “Sarà un futuro cupo e senza anima se si seguirà solo la strada dell’intelligenza artificiale”, ha concluso.
L’intelligenza artificiale è già utilizzata in molte scuole del Regno Unito, anche se come ausilio e non come unico mezzo di insegnamento, e il governo ha annunciato un nuovo progetto per supportare gli insegnanti nell’utilizzo della tecnologia in classe. “L’intelligenza artificiale, se resa sicura e affidabile, rappresenta un’entusiasmante opportunità per dare una mano ai presidi e agli insegnanti nella vita di classe”, ha affermato Stephen Morgan, ministro britannico per l’Istruzione della prima infanzia.