Salta al contenuto
Preside Fonte foto: iStock

Quanto guadagna un preside: aumenta lo stipendio, c'è la firma

Firmato il contratto collettivo nazionale che prevede un aumento nello stipendio per i dirigenti scolastici: ecco quanto guadagna un preside

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Aumenta lo stipendio dei 6.500 dirigenti scolastici italiani grazie alla firma del contratto collettivo nazionale dell’Area dirigenziale Istruzione e ricerca (triennio 2019-2021). Ecco quanto guadagna un preside in Italia.

Scatta l’aumento per i presidi

Con la firma del contratto nazionale avvenuta mercoledì 7 agosto, i presidi avranno un aumento stipendiale medio del 3,78% che arriverà a 260 euro lordi al mese. Oltre alla crescita salariale, come riportato da ‘Ansa’, il nuovo contratto prevede altre novità per i dirigenti scolastici, come il lavoro agile e l’introduzione di un tutor esperto per i presidi neoassunti nei primi 2 anni. Inoltre viene mantenuta la retribuzione di parte variabile per i dirigenti scolastici in servizio nelle scuole italiane all’estero ed eliminato l’automatismo del licenziamento in caso di recidiva alla sospensione.

A questo va aggiunto che è stata raddoppiata dal 30 al 60% la percentuale dei posti riservati alla mobilità interregionale e introdotta la clausola di salvaguardia della retribuzione in caso di assegnazione ad istituzione scolastica di fascia inferiore a seguito del dimensionamento.

I sindacati si sono detti soddisfatti, anche se non concordano sulla cifra degli aumenti: “Si tratta di 195 euro lordi effettivi al mese che i dirigenti avranno sullo stipendio – hanno spiegato Flc Ggil e Cisl Scuola -. Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) inserisce nel computo anche le risorse che la finanziaria 2020 ha stanziato per consolidare il Fun (Fondo unico nazionale) dei dirigenti, in sofferenza a seguito della massiccia immissione in ruolo di circa 2000 dirigenti bel 2019″.

“Tali risorse – hanno aggiunto i sindacati – sono già state utilizzate dal 19/20 per la retribuzione di parte variabile e risultato dei dirigenti quindi non rappresentano aumenti effettivi in busta paga”. Cgil e Cisl hanno chiesto al governo “di mettere mano alla trattativa per il nuovo triennio 2022-2024”.

“Si tratta di un contratto importante per le diverse categorie rappresentate e che segna un importante passo avanti verso la perequazione retributiva dei dirigenti scolatici nei confronti delle altre dirigenze”, ha commentato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, come riportato da ‘Il Sole 24 Ore’. “Ora – ha proseguito – possiamo concentrarci definitivamente sulla tornata contrattuale 2022-2024 e cercare di chiudere i rinnovi contrattuali, consci delle difficoltà che ci sono, ma fiduciosi che si possano portare a termine entro la fine dell’anno”.

Quanto guadagnano i presidi in Italia

Lo stipendio dei dirigenti scolastici è composto da 4 voci principali:

  1. lo stipendio tabellare, uguale per tutti i presidi;
  2. la retribuzione di posizione parte fissa, anche questa identica per tutti i dirigenti delle scuole;
  3. la retribuzione di posizione parte variabile, che dipende dalla complessità dell’istituto scolastico, ovvero dal numero dei plessi che lo compongono, degli indirizzi presenti e degli alunni che lo frequentano;
  4. la retribuzione di risultato, che dovrebbe essere commisurata alla performance di ogni singolo preside ma che in realtà viene calcolata in percentuale sulla retribuzione di posizione di parte variabile. La parte variabile della retribuzione varia tra il 21% ed il 29% dello stipendio complessivo.

Stando alle ultime informazioni risalenti a marzo 2024, in cui è stata firmata l’ipotesi di contratto collettivo nazionale per i dirigenti scolastici, poi siglato il 7 agosto, la retribuzione media di un preside varierà tra i 76mila euro e gli 85mila euro lordi all’anno.