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Latino alle medie Fonte foto: ANSA

Latino obbligatorio alle medie: la proposta della scrittrice

Rendere l'insegnamento del Latino obbligatorio alle scuole medie "è necessario": ecco la proposta della scrittrice torinese Paola Mastrocola

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato alcune novità per i programmi scolastici. Tra queste c’è lo studio (facoltativo) del Latino alle scuole medie. Secondo la scrittrice torinese Paola Mastrocola, si tratta di una scelta “prudente”: a suo avviso, il Latino dovrebbe essere reso obbligatorio. Ecco la sua proposta.

Paola Mastrocola propone il Latino obbligatorio alle medie

“Chiederei al ministro dell’Istruzione Valditara di essere meno prudente. L’obbligatorietà è necessaria, perché poi le famiglie immaginando che il Latino sia materia inutile ai fini pratici eviteranno quell’opzione per i figli”. A parlare, in un’intervista al Corriere Torino, è la scrittrice Paola Mastrocola, che ha commentato l’annuncio del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara riguardante la reintroduzione dell’insegnamento facoltativo del Latino alle medie.

Non è la prima volta che l’autrice parla dell’importanza dello studio del Latino a scuola. L’idea è sostenuta anche nel saggio ‘Il danno scolastico. La scuola progressista come macchina della diseguaglianza’, scritto a quattro mani con il sociologo e politologo Luca Ricolfi e pubblicato nel 2021.

Per la scrittrice, il Latino andrebbe insegnato anche ai migranti “perché sono quelli che vanno aiutati di più nell’apprendimento non basilare della lingua italiana. Se vogliamo che il migrante non sia un paria della società, dobbiamo fornirgli sin da giovanissima età i mezzi per ragionare nella nostra lingua. Il Latino fa proprio questo”.

Perché il Latino non è inutile (secondo la scrittrice)

Il Latino è inutile? “Ma scherziamo? Basta con la storia dell’inutile e del reazionario“, ha detto Paola Mastrocola. Che ha spiegato: “Se non serve nell’immediato per comprare il pane o fare un investimento, rappresenta invece uno strumento fondamentale per la nostra capacità di pensiero, discernimento ed espressione“.

Inoltre, l’insegnamento del Latino alle medie “può essere un tassello necessario al miglioramento dell’offerta (formativa)“, ha sottolineato. “Se un alunno fa male le medie, poi, come accade, avrà carenze non più colmabili alle superiori e anche all’università“. Perché “non è possibile affrontare cicli di studi più complessi senza conoscere bene la struttura logica di una frase“.

Infine, per la scrittrice il Latino rappresenta un “antidoto, un’incredibile palestra per la mente” in relazione allo sviluppo dell’Intelligenza artificiale. Così “non ci batte neanche ChatGpt“, ha concluso.

Latino alle medie: cosa ha detto il ministro Valditara

Dopo “oltre cento audizioni”, la commissione chiamata a sostenere il ministero dell’Istruzione e del Merito nella stesura dei nuovi programmi scolastici ha dato corpo al progetto che il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato in un’intervista a Il Giornale. Tra le novità previste c’è “la possibilità di inserire il Latino nel curricolo a partire dalla seconda media“.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito ha spiegato le ragioni di questa scelta. Studiando il Latino fin dalla secondaria di primo grado “apriamo le porte a un vasto patrimonio di civiltà e tradizioni. Poi rafforziamo la consapevolezza della relazione che lega la lingua italiana a quella latina. E poi c’è il tema, importantissimo, dell’eredità”. Inoltre, ha aggiunto Valditara, “studiare il latino vuol dire andare alle radici della lingua italiana e del significato delle parole”.