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Valditara Fonte foto: ANSA

Latino alle medie e una materia abolita: l'annuncio di Valditara

Studio del Latino fin dalle medie e una materia abolita: l'annuncio del ministro dell'Istruzione e del Merito sui nuovi programmi scolastici

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Latino a partire dalle medie, una materia abolita e potenziamento della letteratura e della grammatica italiana, della Musica e dell’Arte. Sono alcune delle principali novità della scuola che verrà. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Ecco come cambiano i programmi scolastici.

Nuovi programmi a scuola: l’annuncio del ministro Valditara

Dopo “oltre cento audizioni”, la commissione chiamata a sostenere il ministero dell’Istruzione e del Merito nella stesura dei nuovi programmi scolastici ha dato corpo al progetto che il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato in un’intervista a Il Giornale.

“Prendiamo il meglio della nostra tradizione per una scuola capace di costruire il futuro – ha commentato il responsabile dell’Istruzione -. Abbiamo disegnato il cammino di bambini ed adolescenti dai 3 ai 14 anni, insomma il percorso dall’infanzia alle medie. Ma stiamo lavorando anche per le superiori. E introduciamo molte innovazioni, cominciando dall’Italiano“. Dunque, “sarà dato più spazio alla letteratura, anche dell’infanzia, e alla grammatica“, in modo che “gli allievi prendano gusto alla lettura e imparino a scrivere bene”.

Un approccio, questo, che il ministro ha definito “concreto”, progettato per “rimediare alla sindrome italiana descritta dal Censis“. L’ultimo rapporto del Centro studi investimenti sociali ha rilevato che gli italiani fanno fatica a comprendere i testi che leggono. L’indagine ha anche mostrato che molti italiani non conoscono date storiche fondamentali, come l’Unità d’Italia, o i personaggi più importanti del Risorgimento, come Giuseppe Mazzini. Scarsa anche la conoscenza di grandi eventi storici internazionali o dei grandi capolavori della letteratura.

Tra le altre novità, ha proseguito Valditara, “sin dalla prima elementare avvicineremo i bambini alla Musica, alla sua comprensione, alla civiltà musicale”.

Adesso si apre il dibattito a “tutto il mondo della scuola”. Come sottolineato dal ministro, l’obiettivo è quello di introdurre le Nuove indicazioni nazionali, ovvero i nuovi programmi, a partire dall’anno scolastico 2026-2027.

Valditara propone il Latino alle medie

Non solo Italiano, Musica, e Arte: “Verrà reintrodotta la possibilità di inserire il Latino nel curricolo a partire dalla seconda media“.

Il ministro dell’Istruzione ha spiegato le ragioni di questa scelta: studiando il Latino fin dalla secondaria di primo grado “apriamo le porte a un vasto patrimonio di civiltà e tradizioni. Poi rafforziamo la consapevolezza della relazione che lega la lingua italiana a quella latina. E poi c’è il tema, importantissimo, dell’eredità”. Inoltre, ha aggiunto, “studiare il latino vuol dire andare alle radici della lingua italiana e del significato delle parole”.

Quale materia sarà abolita dai programmi scolastici

Infine, “verrà abolita la geostoria nelle superiori e ridata centralità alla narrazione di quel che è accaduto nella nostra penisola dai tempi antichi fino ad oggi”. Geografia e Storia, dunque, dovranno essere due materie distinte.

Sull’insegnamento della Storia, che ha definito “la scienza degli uomini nel tempo”, Valditara ha precisato: “L’idea è di sviluppare questa disciplina come una grande narrazione, senza caricarla di sovrastrutture ideologiche, privilegiando inoltre la storia d’Italia, dell’Europa, dell’Occidente“.

Alla primaria “l’insegnamento verterà anche sullo studio del nostro patrimonio storico“, e negli ultimi due anni “l’attenzione si concentrerà sui popoli italici, le origini e le vicende dell’antica Grecia e di Roma, le loro civiltà, i primi secoli del Cristianesimo“.