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Legge 170/2010: cosa prevede, obblighi e applicazioni

Maria Taverna

Maria Taverna

PSICOLOGA CLINICA E DINAMICA

Psicologa clinica e dinamica, esperta nell'uso di tecniche cognitivo-comportamentali e profonda conoscitrice dei processi di comunicazione efficace. La sua esperienza pluridecennale nel campo delle disabilità le ha permesso di sviluppare una predisposizione all'individuazione e al trattamento degli stati di burnout, ansia e difficoltà nelle relazioni. Lo sviluppo ed il potenziamento delle sfere più personali dell'io individuale, attraverso il superamento di stati di blocco o difficoltà emotive, costituisce il nucleo centrale dei suoi trattamenti, che siano individuali, di coppia o di gruppo.

La Legge 170/2010 rappresenta una pietra miliare per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle persone con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) in Italia. Questa normativa nasce con l’obiettivo di garantire che bambini, adolescenti e adulti con DSA possano affrontare il percorso educativo e formativo con pari opportunità rispetto agli altri, fornendo strumenti e strategie adeguate per superare le difficoltà specifiche.

Cosa prevede la Legge 170/2010

La Legge 170/2010 è articolata su più livelli, introducendo principi fondamentali che regolano il riconoscimento e la gestione dei DSA nel sistema educativo italiano. Tra i punti principali, si evidenziano:

  • Riconoscimento ufficiale dei DSA: la legge definisce i DSA come difficoltà specifiche che riguardano la lettura (dislessia), la scrittura (disgrafia e disortografia) e il calcolo (discalculia), precisando che queste non compromettono le capacità cognitive generali della persona.
  • Tutela del diritto allo studio: viene garantito a tutti gli studenti con DSA il diritto a un’istruzione che consideri le loro difficoltà specifiche, evitando discriminazioni e favorendo la piena inclusione.
  • Introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative: per aiutare gli studenti a superare le barriere legate ai DSA, vengono messi a disposizione:
  • Strumenti compensativi, come mappe concettuali, sintesi vocali, software specifici e calcolatrici;
  • Misure dispensative, che permettono di evitare attività non essenziali, come la lettura ad alta voce o la memorizzazione delle tabelline.
  • Valutazione personalizzata: gli studenti con DSA devono essere valutati tenendo conto delle loro difficoltà specifiche. Questo prevede l’adattamento degli strumenti e delle modalità di verifica, per garantire una valutazione equa e rispettosa delle loro esigenze.

Obblighi delle scuole

La legge stabilisce obblighi chiari per le scuole, che devono adottare un approccio inclusivo e personalizzato per gli studenti con DSA. In particolare:

  • Piano Didattico Personalizzato (PDP): ogni scuola è tenuta a redigere un PDP per ogni studente con DSA certificato. Questo documento stabilisce:
    • Gli obiettivi formativi;
    • Le strategie didattiche da adottare;
    • Gli strumenti compensativi e le misure dispensative necessarie per favorire il successo scolastico.
  • Formazione degli insegnanti: la legge promuove la formazione specifica del personale scolastico, per garantire che gli insegnanti siano adeguatamente preparati a riconoscere e gestire i DSA nelle loro classi.
  • Collaborazione con le famiglie: la normativa incoraggia un dialogo costante tra scuola e famiglia, per condividere informazioni, strategie e progressi, creando un percorso educativo armonioso e condiviso.

Sostegno alle famiglie

Le famiglie svolgono un ruolo centrale nella gestione dei DSA, e la Legge 170/2010 riconosce la necessità di supportarle. Le principali misure previste includono:

  • Supporto informativo: le famiglie devono essere informate sui diritti dei loro figli e sulle modalità per accedere agli strumenti e alle agevolazioni previste dalla legge.
  • Coinvolgimento attivo: la legge promuove la collaborazione tra scuola, famiglia e specialisti per creare un ambiente educativo che risponda alle esigenze specifiche dello studente.

Applicazione della legge nelle diverse fasi della vita

La Legge 170/2010 non si limita alla scuola primaria e secondaria, ma si estende a tutte le fasi della vita educativa e formativa, garantendo il diritto all’istruzione e alla formazione continua. In particolare:

  • Esami di Stato e percorsi universitari: gli studenti con DSA hanno diritto a misure compensative e dispensative anche durante gli esami finali, universitari e di abilitazione professionale. Tra le agevolazioni previste vi sono:
    • Tempi aggiuntivi per le prove;
    • Possibilità di utilizzare strumenti tecnologici;
    • Sostituzione di prove scritte con prove orali, ove possibile.
  • Accesso alla formazione professionale: la normativa garantisce che i DSA non siano un ostacolo per accedere a corsi di formazione o percorsi lavorativi, sensibilizzando enti e aziende sull’importanza di un approccio inclusivo.

Prospettive e impatto della Legge 170/2010

La Legge 170/2010 ha trasformato il sistema educativo italiano, migliorando significativamente l’inclusione e il supporto per gli studenti con DSA. Tuttavia, la sua efficacia dipende dalla corretta applicazione nelle scuole e dalla sensibilizzazione della società. La formazione continua degli insegnanti, il coinvolgimento delle famiglie e l’adozione di strumenti innovativi rappresentano le chiavi per massimizzare l’impatto positivo di questa normativa.

La Legge 170/2010 è un pilastro fondamentale per il riconoscimento e la tutela dei diritti delle persone con DSA. Attraverso misure concrete, come il PDP, gli strumenti compensativi e la personalizzazione delle valutazioni, la legge garantisce che ogni studente possa sviluppare il proprio potenziale e affrontare le difficoltà con fiducia. È un modello di inclusione e di equità che pone l’Italia tra i paesi all’avanguardia nella tutela dei diritti degli studenti con difficoltà specifiche di apprendimento.