Salta al contenuto
Mondiale di Pokémon Fonte foto: ANSA

Luca Ceribelli, lo studente italiano campione mondiale di Pokémon

Il campione mondiale di Pokémon è uno studente italiano: chi è Luca Ceribelli, il giovane che ha trionfato ai Pokémon World Championships di Honolulu

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Luca Ceribelli, studente italiano di 21 anni, è il nuovo campione mondiale di Pokémon. Nella finale dei Pokémon World Championships, che si sono tenuti a Honolulu (Hawaii), Ceribelli ha battuto i finale il giocatore giapponese aggiudicandosi la vittoria.

Studente italiano vince i mondiali di Pokemon

Dopo le Olimpiadi di Parigi, l’Italia porta a casa un altro premio: Luca Ceribelli, bergamasco di 21 anni, ha trionfato ai Pokémon World Championships, i campionati mondiali di Pokémon che si sono svolti a Honolulu.

I mondiali, che quest’anno hanno compiuto 20 anni, vengono organizzati ogni anno dalla Pokémon Company, l’azienda che gestisce il marchio Pokémon, e prevedono un premio di 30mila dollari (circa 27mila euro) per il vincitore.

Ceribelli, come riportato da ‘Il Post’, ha vinto nella categoria Masters (quella per le persone con più di 17 anni) di Pokémon Scarlatto e Violetto, i 2 titoli più recenti della celebre saga di videogiochi. Ai mondiali si disputavano anche i tornei di altri 2 videogiochi della serie, Pokémon Go e Pokémon Unite, e del gioco di carte collezionabili.

Studente di Statistica all’università, Luca Ceribelli ha trionfato battendo in finale 2-1 il giocatore giapponese Yuta Ishigaki. È il secondo italiano a vincere il torneo ed il terzo europeo. In questo ventennio, infatti, a dominare la classifica sono sempre stati giapponesi e americani. A rompere questa tendenza è stato nel 2013 proprio il giocatore italiano Arash Ommati.

Luca Ceribelli e lo studio

Dopo la vittoria, ha raccontato Luca Ceribelli a ‘Il Corriere della Sera’, il primo pensiero è andato “ai miei amici” e “ai miei genitori, che non solo non mi hanno mai ostacolato in questa passione, ma anzi mi hanno sempre supportato. Guidando per chilometri per portarmi ai tornei, e permettendomi a volte anche di saltare la scuola – ma solo un giorno o 2, non di più – per poter coronare questo sogno”.

Ceribelli, che ha iniziato a partecipare a tornei di Pokémon nel 2017, ha sempre portato avanti questa sua passione insieme allo studio. “Ho un forte senso del dovere, sono sempre andato bene a scuola perché è giusto così. Il patto con i miei è sempre stato questo”, ha spiegato lo studente. “E non sono mai venuto meno – ha proseguito -: andare male a scuola è una cosa che non concepisco. Anche adesso”.

Il giovane è a un passo dalla laurea in Statistica: “Appena tornato in Italia, smaltita la sbornia, devo mettermi a scrivere la tesi – ha raccontato Ceribelli -: a fine ottobre mi laureo alla triennale. Poi magari mi riposo un po’ prima di decidere cose fare per la magistrale. Sono mesi che sto correndo, per laurearmi e per arrivare preparato ai mondiali”.

La positiva esperienza di Ceribelli con i videogiochi

Luca Ceribelli ha anche raccontato come i videogiochi non lo abbiano allontanato dalla socialità, anzi: “La mia esperienza dice proprio il contrario – ha spiegato -. Giocando a Pokémon sto viaggiando in tutto il mondo, e ho amici ovunque. In tutte le regioni italiane e in diverse parti del pianeta”. Non semplici conoscenze, ma “rapporti forti, che nascono dalla passione comune e che coltiviamo a distanza”. E “no, non sempre giocando – ha assicurato -, non siamo dei matti”.