
Minuto di silenzio a scuola per il Papa: la denuncia al ministero
Il minuto di silenzio a scuola richiesto dal MIM è diventato un caso in alcuni istituti italiani: polemiche e denuncia al ministero, cosa è successo
Il minuto di silenzio dedicato a Papa Francesco eseguito in alcune scuole d’Italia è diventato un caso. Una denuncia rivolta al ministero dell’Istruzione e del Merito è in fase di preparazione. Vediamo cosa sarebbe successo in alcune scuole dello Stivale e i motivi della polemica.
- Quando c'è stato il minuto di silenzio a scuola per Papa Francesco
- La denuncia al MIM per il minuto di silenzio per il Papa
- La polemica sul minuto di silenzio per il Pontefice durante le ore di lezione
Quando c’è stato il minuto di silenzio a scuola per Papa Francesco
Al rientro a scuola degli studenti, il 28 aprile, primo giorno dopo le vacanze pasquali e il ponte del 25 aprile, gli istituti italiani hanno aderito al minuto di silenzio per la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025.
A stabilirlo la circolare ministeriale del 23 aprile 2025, con la quale il ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato a tutte le scuole italiane le direttive per onorare il Santo Padre. Tutti gli istituti sono stati invitati a osservare un minuto di silenzio e di raccoglimento alle ore 10 di sabato 26 aprile, il giorno del funerale di Papa Francesco. Ma dato che molte scuole erano chiuse per il ponte del 25 aprile, il minuto di silenzio per il Pontefice è stato osservato lunedì 28 aprile 2025.
La nota ufficiale del MIM, inoltre, prevedeva anche che sabato 26 aprile si verificasse “l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale, lo svolgimento di tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza”.
La denuncia al MIM per il minuto di silenzio per il Papa
Il minuto di silenzio è diventato però un caso. Sembra infatti che in alcuni istituti italiani sia stato “imposto”, senza possibilità di sottrarsi o di sollevare questioni. Ad avanzare la polemica è l’Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori (Aduc) che ha annunciato una denuncia in fase di preparazione nei confronti del Ministero dell’Istruzione e del merito per “abuso di potere”.
“Da alcune notizie che ci sono pervenute, purtroppo è accaduto quanto non avremmo voluto accadesse: obbligo con nessuna possibilità di non ottemperarvi – ha commentato il presidente di Aduc Vincenzo Donvito Maxia, come riportato da SkyTg24 -. Questo nella scuola dove si può essere esentati dall’ora di religione cattolica”.
La polemica sul minuto di silenzio per il Pontefice durante le ore di lezione
Anche l’Unione degli atei e degli agnostici si è aggiunta alla polemica in riferimento al minuto di silenzio imposto durante le ore di lezione degli studenti a scuola. Per farlo, ha paragonato il lutto per Papa Francesco con altri che hanno avuto forte risonanza negli ultimi anni.
“Il lutto nazionale per la morte di Silvio Berlusconi, anche se il calendario scolastico era terminato in quasi tutte le classi non portò all’interruzione delle lezioni per il minuto di silenzio. Le scuole si fermarono simbolicamente per l’omicidio di Giulia Cecchettin, anche in assenza del lutto nazionale. Ma ci si trovava di fronte a una giovane uscita dalla scuola da pochi anni e il minuto di silenzio era esteso a tutte le donne vittime di violenza”, ha spiegato l’Unione degli atei e degli agnostici, che ha poi aggiunto: “Un caso ben diverso dalla morte naturale, considerata l’età, di un capo religioso”.