Salta al contenuto
Paolo Crepet Fonte foto: ANSA

Paolo Crepet: "Lolita a scuola". La proposta scatena la bufera

È bufera sulla proposta di Paolo Crepet di far vedere a scuola 'Lolita', il film di Stanley Kubrick: cosa ha detto lo psichiatra e la polemica

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È polemica per la proposta di Paolo Crepet di far vedere il film di Stanley Kubrick ‘Lolita‘ nelle scuole. Ecco cosa ha detto il noto psichiatra e la bufera sui social.

Cosa ha detto Crepet su ‘Lolita’ nelle scuole

Ospite a ‘La torre di Babele’, la trasmissione di La7 condotta da Corrado Augias, lo psichiatra e sociologo Paolo Crepet è intervenuto sul tema dell’educazione sentimentale a scuola, facendo dichiarazioni che non sono passate inosservate. In particolare, la sua proposta di far vedere ‘Lolita’ di Kubrick agli studenti delle superiori, che ha scatenato numerose polemiche sui social.

Augias ha chiesto a Crepet se è favorevole all’educazione sessuale nelle scuole. “Mi sono interrogato molte volte, poi mi sono fermato su una domanda semplicissima: chi è il professore di educazione sessuale? Gli psichiatri? No, non è detto che abbiano questa esperienza. La prima cosa che farei è dare alla scuola un ruolo diverso, per esempio quello di spiegare la differenza tra genitalità ed erotismo”.

Per quanto riguarda la “genitalità”, secondo lo psichiatra bisognerebbe raccontare ai giovani di “non avere paura di questo, che è parte del nostro corpo”. Passando all’erotismo, “dobbiamo educare i ragazzi e le ragazze allo stupore della bellezza”.

E poi ha aggiunto: “Vorrei fare un esperimento. Vorrei portare, ma questo è politicamente scorretto, uno dei grandi capolavori in un liceo: ‘Lolita’ di Kubrick”, che è “come avrebbe detto Jung, l’archetipo del desiderio della persona adulta nei confronti dell’acerba. Ma è anche il contrario – ha continuato Crepet -. Perché esistono, è inutile fare gli ipocriti: esiste la lusinga, esiste il piacere del piacere”.

Lolita nelle scuole, una proposta che aveva già avanzato

Non è la prima volta che Crepet afferma che ‘Lolita’ è un film che andrebbe proposto agli studenti nelle scuole. In una recente intervista a ‘Il Corriere della Sera’, lo psichiatra ha affermato che se fosse un insegnante consiglierebbe “film tosti“ ai suoi alunni, come le pellicole del regista statunitense Stanley Kubrick, tra tutte ‘Arancia Meccanica‘, “un assoluto capolavoro”. Ma anche ‘Lolita‘, che ha definito “un archetipo nato dalla fantasia maschile”, per “proporre una discussione” in classe e capire le reazioni dei giovani.

La polemica

L’archetipo della pedofilia, potremmo riassumere, l’archetipo del vecchio rattuso“, ha commentato la scrittrice e sceneggiatrice Carolina Capria sulla sua pagina Instagram ‘lhascrittounafemmina’, nella quale promuove la letteratura femminile per abbattere i pregiudizi e le discriminazioni di genere.

‘Lolita’, il libro di Vladimir Vladimirovič Nabokov da cui è tratto il film di Kubrick, “è uno dei romanzi che io amo di più – ha proseguito Capria -. Penso che abbia tante di quelle stratificazioni di significato da essere un libro che veramente si può portare nelle scuole“.

Detto questo, “Lolita racconta la storia di un uomo di 40 anni che comincia a provare un’attrazione sessuale nei confronti di una bambina di 12 anni”, quella che Crepet ha definito “l’acerba”, ha sottolineato la scrittrice. “Questo desiderio trova attuazione in ‘Lolita’, perché il 40enne che si invaghisce della bambina mette in atto una serie di comportamenti per abusare di lei”, dandole “dei soldi per comprare il suo silenzio e per tenerla in suo potere”.

In tutto ciò “dove si può trovare amore o erotismo? Per me resta un mistero“, ha concluso Carolina Capria.

Il video di ‘lhascrittounafemmina’ ha ricevuto numerosi commenti di approvazione e altrettante critiche a Paolo Crepet.