Prezzi libri scolastici in aumento: la spesa media per studente
Le famiglie sono alle prese con il caro libri, ovvero l'aumento dei prezzi dei testi scolastici: a quanto ammonta la spesa media per studente
In aumento i prezzi dei libri scolastici (e non solo). Ecco la spesa media per studente per l’anno scolastico 2024-2025.
- Aumentano i prezzi dei libri scolastici
- Dispositivi tecnologici per la didattica sempre più cari
- I prezzi del materiale scolastico
Aumentano i prezzi dei libri scolastici
Con il rientro imminente in classe e la fine delle vacanze, studenti e genitori sono alle prese con l’ordine e l’acquisto dei libri scolastici, che quest’anno hanno subito un ulteriore rincaro.
I libri di testo sono sempre un tasto particolarmente dolente per le famiglie, ma nel 2024 lo sono ancora di più: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%. A dirlo è l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (ONF), che precisa che i costi indicati sono relativi ai libri nuovi. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 28%.
Come sottolineato dall’ONF, però, quest’anno non tutti i libri scolastici sono in aumento: mentre crescono “notevolmente” i prezzi relativi ai testi delle scuole superiori, quelli per le scuole medie registrano un calo.
Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, sia medie che superiori. Nel dettaglio:
- uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,81 euro (con un calo del -5,4% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 647 euro per il corredo scolastico ed i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.108,81 euro;
- un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 715,30 euro (+3% rispetto allo scorso anno) e 647 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.362 euro.
“Importi – hanno fatto notare da Federconsumatori – che risultano proibitivi per molte famiglie, a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un pc, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di tale strumento, divenuto ormai indispensabile”.
Dispositivi tecnologici per la didattica sempre più cari
Dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge, infatti, che tra computer, webcam, microfono, antivirus e programmi base, una famiglia arriva a spendere, come minimo, 413,44 euro a studente, con un rincaro del +5% rispetto al 2023. Mediamente i prodotti tecnologici utili alla didattica, rispetto allo scorso anno, registrano un aumento medio del +8,5%. A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet.
Acquistando prodotti tecnologici rigenerati, come emerge da uno studio della Federconsumatori, si risparmia circa il 38%.
I prezzi del materiale scolastico
Per quanto riguarda il materiale scolastico, quest’anno la spesa ammonterà a circa 647 euro per alunno (+6,6% rispetto al 2023).
Come evidenziato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley o la versione hi-tech, con tanto di power bank integrato per poter ricaricare i propri dispositivi.
L’analisi dell’Onf ha preso in considerazione non solo il costo dei prodotti presso la GDO e le cartolibrerie, ma anche online, dal momento che tale modalità di acquisto è sempre più diffusa e consente, in molti casi, “di risparmiare tempo e risorse”. Mediamente, hanno sottolineato dall’Osservatorio, acquistando tali prodotti online “si risparmia il 20% rispetto all’acquisto presso le cartolibrerie e il 2% rispetto all’acquisto presso la GDO”.
“Qualunque sia la modalità di acquisto prescelta, quella per la scuola si conferma una voce di spesa estremamente onerosa per le famiglie – hanno concluso da Federconsumatori -. Ecco perché molti ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati (zaini e astucci), allo scambio/regalo di prodotti anche attraverso gruppi online e sui social network, nonché ai testi scolastici usati”.