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Sindrome da rientro Fonte foto: iStock

"Sindrome da rientro" per i bambini: i consigli dei pediatri

Forse non tutti sanno che anche i bambini soffrono di 'sindrome da rientro' dalle vacanze: i consigli dei pediatri per affrontarla al meglio

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Le vacanze estive stanno volgendo al termine. C’è chi è già tornato al lavoro, e a breve anche gli studenti rientreranno a scuola. Ripartire con la routine quotidiana dopo un periodo di ferie più o meno prolungato può creare alcuni disagi, come ansia e stress. La cosiddetta ‘sindrome da rientro‘, però, non colpisce solo gli adulti, ma anche i bambini. I consigli dei pediatri per affrontare al meglio il rientro dalle vacanze.

I consigli del pediatra per facilitare il rientro dalle vacanze

Fine agosto, ferie finite, ritorno alla routine quotidiana, ma non senza conseguenze. Sono infatti numerose le persone che soffrono della ‘sindrome del rientro’ dalle vacanze. Tra queste ci sono anche i bambini, soprattutto i più piccoli, che spesso esprimono il loro disagio con pianti, insonnia, iperattività, inappetenza.

Per evitare queste situazioni, i pediatri della Società italiana pediatria (Sip) propongono alcune semplici accortezze che possono facilitare il rientro dalle vacanze estive per i più piccoli.

Il primo consiglio è la gradualità“, ha spiegato Rino Agostiniani, vicepresidente di Sip. “I bambini – ha proseguito – devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare i lati positivi della ripresa delle attività abituali”.

Il tempo libero “va progressivamente ridotto – ha puntualizzato il pediatra -, introducendo in parte attività impegnate, ma conservando alcune buone abitudini delle vacanze: poca tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme all’aria aperta“. Inoltre, “una passeggiata, un po’ di attività fisica, dei giochi con gli amici, aiutano ad accettare la fine delle vacanze, oltre che a mantenere uno stile di vita sano, utile tutto l’anno”, ha aggiunto il dottor Agostiniani.

Se i genitori, una volta riertati a casa dalle vacanze, hanno ripreso subito a lavorare “è importante che continuino a fare qualcosa con i propri figli – ha specificato il pediatra -, come una passeggiata, un gioco da tavolo, la lettura di un libro insieme”. Ovviamente, “non sarà lo stesso tempo che hanno potuto riservare loro quando erano in vacanza, ma merita ricordare che è più importante il come del quanto”.

Altro utile consiglio “è favorire la ripresa dei rapporti con gli amici abituali subito dopo il rientro a casa – ha continuato Rino Agostiniani -. Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme, renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità”.

Alimentazione e sonno

Attenzione, infine, all’alimentazione e ai ritmi del sonno. “Al rientro è importante riorganizzare il regime alimentare secondo un ritmo che tenga conto degli imminenti nuovi orari e impegni scolastici – ha affermato il pediatra -. Sarebbe bene riuscire a mantenere le buone abitudini per la prima colazione tipiche della vacanza: genitori e figli insieme, a tavola, con calma. Purtroppo, invece, durante il resto dell’anno, per fretta e mancanza di tempo, la colazione viene spesso saltata o ridotta al minimo”.

Anche “tornare a ritmi del sonno adeguati alla ripresa della scuola può risultare difficile. In questo caso il consiglio torna ad essere la gradualità: se in vacanza i bambini hanno preso l’abitudine, come solitamente accade, di andare a letto tardi, occorre anticipare un po’ ogni sera l’ora dell’addormentamento“, ha concluso il dottor Rino Agostiniani.