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Vacanze estive Fonte foto: iStock

Vacanze estive, qual è il giorno più noioso per i bambini

I più piccoli spesso si annoiano quando non vanno a scuola: qual è il giorno più noioso per i bambini durante le vacanze estive secondo uno studio

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Le vacanze sono un periodo molto atteso quando si è sui bachi di scuola. Ma durate il periodo estivo sono numerosi gli studenti che, dopo qualche settimana, iniziano ad annoiarsi. E questo vale soprattutto per i più piccoli. Una ricerca ha svelato qual è il giorno delle vacanze estive più noioso per i bambini: ecco qual è.

Il giorno dell’estate in cui i bambini si annoiano di più

Un sondaggio condotto su 1.000 genitori con figli in età scolare ha rivelato che il 55% di loro è scoraggiato dall’idea di intrattenere i propri bambini durante le vacanze estive. La ricerca, i cui risultati sono stati resi noti dal quotidiano inglese ‘Mirror’, è stata commissionata da un’azienda di giocattoli britannica.

Le madri ed i padri intervistati hanno ammesso che trovare modi per far divertire i loro figli durante il periodo estivo è una vera e propria sfida: il 63% di loro ha affermato di avere difficoltà a individuare attività educative e al tempo stesso divertenti per coinvolgere i bambini.

Il 68% dei genitori ha confessato di concedere ai loro figli più tempo davanti a pc, tablet, cellulari e tv rispetto al periodo che vanno a scuola. Durante una tipica settimana scolastica, i bambini trascorrono in media 88 minuti davanti allo schermo, ma questa cifra sale a 127 minuti (oltre 2 ore) durante le vacanze.

I lunghi viaggi in automobile sono stati citati tra le situazioni che possono annoiare maggiormente i bambini, seguiti dalle giornate in cui non sono state organizzate gite o uscite in famiglia.

L’indagine ha anche svelato un curioso dettaglio sulle vacanze estive, che mette d’accordo quasi tutte le famiglie: esiste un giorno particolare in cui i bambini si annoiano di più ed è l’1 agosto.

I benefici della noia nei bambini

Ma chi l’ha detto che la noia non possa o non debba far parte della vita dei bambini? In una lunga intervista al ‘New York Times’ pubblicata nel giugno 2023, Erin Westgate, professoressa di Psicologia all’Università della Florida, ha spiegato che la noia può offrire “una preziosa opportunità di apprendimento, stimolando la creatività e la risoluzione dei problemi e motivando i bambini a cercare attività che sentono significative per loro”.

Proteggere i bambini dalla noia è sbagliato – ha affermato la psicologa -, così come è sbagliato proteggere i bambini dalla tristezza, dalla frustrazione o dalla rabbia”. La noia, infatti, “è un’emozione” che ci dice che “quello che stiamo facendo in questo momento non funziona”. Di solito questo significa che il compito che si sta svolgendo è troppo facile o troppo difficile, o che manca di significato.

La noia offre ai bambini l’opportunità di sperimentare i tipi di attività che ritengono soddisfacenti e interessanti“, ha detto la dottoressa Westgate. Per esempio, ha proseguito, “se lasciate i vostri figli liberi nel giardino di casa, all’inizio potrebbero sentirsi annoiati. Ma poi possono imparare a prevenire questa sensazione, o a risolverla, trovando attività significative per loro, come contare gli insetti, giocare con una palla o disegnare con i gessetti. Se i genitori non permettono il gioco libero e fantasioso – ancora la psicologa -, i bambini potrebbero non scoprire mai il loro amore innato per la natura, lo sport o l’arte, o anche il piacere che possono trovare semplicemente rilassandosi o giocando”.

E sui cellulari o altri dispositivi, la dottoressa Erin Westgate ha concluso: “Richiedono uno sforzo minimo, per cui i bambini e gli adulti si rivolgono spesso a questi per placare i sentimenti di noia. È del tutto logico che i bambini chiedano smartphone, tablet, tv o videogiochi quando si annoiano, ma questo non significa, ovviamente, che sia la cosa migliore per loro in quella situazione”.