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Il professore Enrico Galiano Fonte foto: Ipa

Prof Galiano legge una poesia di Szymborska e si commuove

Il prof Galiano ha letto su Facebook una toccante poesia della poetessa polacca Szymborska, premio Nobel per la letteratura, e si è molto commosso

Patrizia Chimera

Patrizia Chimera

GIORNALISTA PUBBLICISTA

Giornalista pubblicista, è appassionata di sostenibilità e cultura. Dopo la laurea in scienze della comunicazione ha collaborato con grandi gruppi editoriali e agenzie di comunicazione specializzandosi nella scrittura di articoli sul mondo scolastico.

Sul suo account Facebook, il professore Enrico Galiano ha voluto leggere a tutti i follower una toccante poesia di Szymborska, che lo ha fatto commuovere. Si tratta di un testo che parla di perdita e di dolore, di come il mondo vada avanti nonostante la nostra sofferenza e dell’accettazione del fatto che un velo di tristezza rimarrà sempre nei nostri cuori, ma la vita continuerà comunque il suo corso.

La poesia di Szymborska letta da Galiano su Facebook

Il professor Galiano in un video pubblicato su Facebook ha deciso di leggere una poesia, “Addio a una vista” di Szymborska: “Non so come ci è riuscita. Hai presente quando stai male male, ma male male, perché hai perso qualcuno? E cominci a chiederti come mai il mondo continua a girare, come mai c’è ancora la vita, come mai le persone camminano, come mai tutto continua? Cioè, io sto malissimo e il mondo continua ad andare avanti”, ha raccontato il professore.

Galiano ha spiegato ai suoi follower che la poetessa è riuscita “a fermare in questa poesia proprio quell’istante lì in cui accetti che la vita vada avanti e allo stesso tempo il dolore ce l’hai ancora lì”. Poi ha iniziato a leggere il testo.

Il testo di “Addio a una vista” di Szymborska

Addio a una vista” è la poesia scritta dalla poetessa polacca Maria Wisława Anna Szymborska classe 1923, venuta a mancare nel 2012. Il premio Nobel per la letteratura nel 1996 ha scritto tantissimi libri e poesie, che sono state tradotte in tante lingue, portando il suo pensiero e le sue parole in giro per il mondo.

Tradotto da Pietro Marchesani (che il professor Galiano ha voluto citare per la splendida traduzione data in italiano), ecco il testo della poesia di Szymborska:

Non ce l’ho con la primavera
perché è tornata.
Non la incolpo
perché adempie come ogni anno
ai suoi doveri.

Capisco che la mia tristezza
non fermerà il verde.
Il filo d’erba, se oscilla,
è solo al vento.

Non mi fa soffrire
che gli isolotti di ontani sull’acqua
abbiano di nuovo con che stormire.

Prendo atto
che la riva d’un certo lago
è rimasta – come se tu vivessi ancora –
bella com’era.

Non ho rancore
contro la vista per la vista
sulla baia abbacinata dal sole.

Riesco perfino ad immaginare
che degli altri, non noi,
siedano in questo momento
su un tronco rovesciato di betulla.

Rispetto il loro diritto
a sussurrare, a ridere
e a tacere felici.

Suppongo perfino
che li unisca l’amore
e che lui la stringa
con il suo braccio vivo.

Qualche giovane ala
fruscia nei giuncheti.
Auguro loro sinceramente
di sentirla.

Non pretendo alcun cambiamento
dalle onde vicine alla riva,
ora leste, ora pigre
e non a me obbedienti.

Non pretendo nulla
dalle acque fonde accanto al bosco,
ora color smeraldo,
ora color zaffiro,
ora nere.

Una cosa soltanto non accetto.
Il mio ritorno là.
Il privilegio della presenza –
ci rinuncio.

Ti sono sopravvissuta solo
e soltanto quanto basta
per pensare da lontano.

La commozione di Galliano per la poesia di Szymborska

Durante la lettura, il professore, reduce da una lezione ai ragazzi sulla felicità, si è fermato più volte perché gli veniva da piangere. Alla fine, si è lasciato andare alla commozione. “Ok, grazie Szymborska, guarda grazie. Vado a vedere i giuncheti, sarà meglio”, ha detto Galiano visibilmente colpito dalle parole della poetessa

“Ti sono sopravvissuta solo e soltanto quanto basta per pensare da lontano”, ha ripetuto rileggendo l’ultima strofa della poesia, aggiungendo poi un “bonario” insulto e un Ti odio che spiegano tutta l’ammirazione per un’autrice che con le sue parole è riuscita a rappresentare alla perfezione il dolore di una perdita.