
Prof Schettini si sfoga dopo il coming out: "Ma vi pare normale?"
Vincenzo Schettini, prof di fisica amato sui social, ha deciso di rispondere ad alcuni commenti negativi ricevuto dopo il suo video sul coming out
Pochi mesi fa Vincenzo Schettini, professore di fisica e divulgatore scientifico seguitissimo sui social, in Tv e a teatro con il suo format “La fisica che ci piace”, ha realizzato un video in cui parlava del suo coming out. A distanza di qualche tempo, ha deciso di condividere la sua reazione ai commenti più brutti ricevuti dopo quella pubblicazione, invitando tutti alla riflessione, anche i professori.
- La reazione di prof Schettini ai commenti sul coming out
- La riflessione di prof Schettini sugli insegnanti
- Non solo insegnare, ma anche educare: il commento di prof Schettini
- L'omosessualità tra i giovani raccontata da Schettini
La reazione di prof Schettini ai commenti sul coming out
“Ma vi pare normale?”, è il titolo del video pubblicato da Vincenzo Schettini sulla sua pagina YouTube, dove ha deciso così di commentare alcuni dei messaggi negativi (comunque pochi rispetto a quelli positivi e di affetto) ricevuti sotto il video in cui parlava della sua sessualità, del suo coming out e delle difficoltà incontrate durante la sua adolescenza.
Lo ha voluto fare non perché i commenti negativi lo toccano in particolare, ma per invitare alla riflessione “su come a volte nel commentare si è poco capaci di avere rispetto degli altri, al contrario si tende a criticare in maniera assolutamente ingiustificata”.
“Voglio manifestare questo dispiacere perché è un peccato non essere capiti”, ha iniziato a dire prof Schettini rivolgendosi al suo pubblico online, citando prima alcuni messaggi positivi e spiegando perché ha deciso di parlare di questo tema. È sulla libertà, in particolare, che ha voluto porre l’accento, sottolineando come parlando dell’omosessualità possa riuscire ad aiutare “tanti ragazzi che stanno avendo questo periodo” e “tanti genitori, tante famiglie che affrontano l’omosessualità del proprio figlio”.
Nel farlo ha però ricordato anche il dolore che ha vissuto durante la sua adolescenza: “Io ho vissuto in maniera difficile, traumatica, perché in quel periodo degli omosessuali non si parlava – ha spiegato -. Oggi se ne parla se ne parla anche tanto, ma questo non vuol dire che si è superato il pregiudizio“.
La riflessione di prof Schettini sugli insegnanti
C’è un commento, in particolare, che prof Schettini ha voluto analizzare, invitando a riflettere anche sul modo di comunicare degli insegnanti: “E poi c’è il ‘professore’ di mio figlio al primo anno di scuola che entra in classe ed esordisce con ‘Ho saputo che in questa classe a qualcuno piace il ****’, siamo rimasti senza parole”.
“Ci tenevo a leggere questo commento per dirvi che dobbiamo sempre stare attenti del mondo della cultura e al mondo dell’educazione”, ha detto Schettini, invitando professoresse e professori a stare attenti ai messaggi che lanciano in classe.
Non solo insegnare, ma anche educare: il commento di prof Schettini
“Occupati di fisica e non ti occupare di questo, questa non è tua materia”, è un altro commento negativo ricevuto da prof Schettini, a cui ha deciso di rispondere.
“Io da quando ho cominciato a insegnare online ho sempre sempre condiviso attraverso i video messaggi che hanno trattato di solitudine, orientamento anche sessuale, orientamento universitario, il giudizio degli altri, il metodo di studio“, ha chiarito il prof di fisica, sottolineando come lo abbia fatto sempre anche in classe, fin dal suo primo anno da insegnante, nel 2007.
“Ho fatto in classe non solo il professore, ma anche l’educatore“, ha detto Schettini, sottolineando come gli insegnanti in realtà siano anche educatori: “È nostro dovere essere maestri di vita e non perché noi siamo delle persone perfette, ma perché siamo in cattedra, perché abbiamo di fronte ai figli, i nipoti, abbiamo di fronte una generazione che va educata e l’educazione passa attraverso la parola”, ha ribadito. Secondo prof Schettini, infatti, è giusto che un professore parli anche di cose che vanno oltre la propria materia scolastica.
L’omosessualità tra i giovani raccontata da Schettini
Nonostante la più ampia sensibilizzazione, ancora oggi, nel 2025, ci sono “tanti altri ragazzi che vivono ancora una cultura vecchia”, e che hanno paura ad ammettere la propria omosessualità. La tengono nascosta “perché la sentono ancora un etichetta e hanno paura di affrontare la loro vita“, ha spiegato Schettini nel video, ricordando infine che è anche grazie alla letteratura, alla cinematografia e al mondo culturale, che hanno iniziato a trattare sempre più il tema dell’omosessualità, che si educano le nuove generazioni. “Perché proprio quando si è cominciato a parlare di questi argomenti, molti meno ragazzi omosessuali si sono tolti la vita”, ha concluso emozionato Vincenzo Schettini.
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