
Quanti giovani vivono coi genitori in Italia e in Europa: i dati
Il numero dei giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono con i genitori in Italia è ancora elevato: ecco cosa emerge dal confronto con il resto d'Europa
I giovani italiani si confermano tra i più “mammoni” d’Europa. Lo attestano i nuovi dati pubblicati da Eurostat, che vedono una percentuale ancora elevata di giovani tra i 18 e i 34 anni vivere con i genitori, sebbene in leggero calo. Un dato che però fa emergere le continue difficoltà dei giovani italiani ad emanciparsi, soprattutto se osserviamo il confronto con una media europea decisamente più bassa. Vediamo tutti i numeri, che evidenziano anche una rilevante divisione geografica tra Nord e Sud Europa.
- Quanti giovani italiani vivono con i genitori
- Il confronto con gli altri Paesi europei
- Quali sono i fattori che influenzano il fenomeno
Quanti giovani italiani vivono con i genitori
I dati Eurostat parlano chiaro: nel 2024 in Italia il 49,8% dei giovani tra 18 e 34 anni viveva con i genitori.
Se si considera che la media in Europa è del 30%, è evidente come l’Italia la superi nettamente. Nel Belpaese, infatti, con 1 giovane su 2 che non ha ancora lasciato la casa familiare, si registra uno dei valori più elevati dell’Unione Europea. Percentuali più alte si registrano in pochi altri Paesi, tra cui la Croazia (63,7%) e la Polonia (53,8%).
Seppur ancora tra i più elevati d’Europa, però, i numeri nello Stivale sono in lieve calo rispetto agli anni precedenti, lanciando così un segnale positivo: nel 2021 i giovani adulti che vivevano nella casa dei genitori erano il 53,7%, nel 2022 il 52% e nel 2023 il 50,8%.
Il confronto con gli altri Paesi europei
Dal confronto con gli altri Paesi europei, emerge evidente la divisione geografica tra Nord e Sud Europa. Si parte da una media di giovani che vivono con i genitori sotto al 10% in Scandinavia (Danimarca, Finlandia, Svezia), con la Danimarca tra i Paesi più “emancipati”: solo il 3,5% di questa fascia di popolazione vive ancora con i genitori. Un risultato, questo, che riflette le scelte di welfare dedicate ai giovani e un modello culturale e sociale scandinavo orientato all’autonomia precoce.
Si passa poi al Centro Europa, con Germania, Repubblica Ceca e Paesi Bassi (che è stato eletto recentemente il posto migliore in cui vivere per i giovani) che contano percentuali medio basse di giovani non ancora emancipati: si va dall’11,2% dei Paesi Bassi, al 13,6% della Germania, fino al 22,8% della Repubblica Ceca.
Infine, quella che registra i numeri più elevati è l’Europa mediterranea: oltre all’Italia, come abbiamo visto, troviamo la Croazia (63,7%) e la Spagna (48,3%). Mancano i dati aggiornati della Grecia, che storicamente è tra gli Stati che registrano le percentuali più elevate (nel 2023 si attestava al 54,4%).
Non si hanno dati aggiornati, invece, per molti Paesi dell’Europa orientale e balcanica. Conosciamo i numeri dei giovani che vivono con i genitori in Bulgaria (44,2%) e in Romania (34,8%), che collocano questi Stati nella fascia medio alta.
Quali sono i fattori che influenzano il fenomeno
Non parliamo più, però, di “bamboccioni” o “mammoni”. I giovani in Italia che vivono con i genitori in realtà sono coloro che ancora oggi riscontrano maggiori difficoltà ad emanciparsi economicamente e socialmente. Ad incidere pesantemente su questi risultati e sulle forti differenze tra Nord e sud Europa sono:
- Disponibilità di alloggi accessibili;
- Livelli salariali e stabilità lavorativa;
- Norme culturali e aspettative familiari;
- Presenza o assenza di reti di welfare pubblico per i giovani adulti.