Quoziente intellettivo, Italia sul podio in Europa: la classifica
Il quoziente intellettivo medio in Italia è tra i più alti nell'Unione Europea: la classifica del 2025 e la posizione del bel Paese a livello globale
Gli italiani sono tra i più intelligenti in Europa, perché il loro quoziente intellettivo è tra i più alti registrati nel Vecchio continente. A stabilirlo è una classifica mondiale che tiene in considerazione i risultati del test internazionale del QI condotto da 1.393.066 partecipanti provenienti da tutto il mondo. L’esame è stato fatto nel 2024. I dati, dunque, sono aggiornati al primo gennaio 2025. Il nostro QI medio è pari a 101,03. Chi sono i Paesi europei e quelli del resto del mondo che sono “superiori” a noi per intelligenza?
Quoziente intellettivo, italiani tra i più intelligenti in Europa
Se si tiene in considerazione la nostra posizione in classifica rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea, l’Italia si attesta in terza posizione (scendiamo al quarto posto se, invece, si prende come riferimento tutta l’Europa, anche i Paesi fuori dall’UE: siamo in questo caso superati, infatti, dalla Bielorussia).
Ecco la top ten per quoziente intellettivo dei Paesi dell’Unione Europea:
- Spagna: 102,37
- Slovenia: 102,19
- Italia: 101,03
- Finlandia: 100,48
- Grecia: 100,31
- Belgio: 100,18
- Svezia: 99,79
- Germania: 99,78
- Austria: 99,71
- Portogallo: 99,4
La classifica mondiale per quoziente intellettivo
Se l’Italia è tra i primi Paesi in Europa per quoziente intellettivo, qual è la posizione del nostro Stato nella classifica mondiale? A livello globale è l’Asia orientale a dominare nelle primissime posizioni. L’Italia, però, è presente nella top 20.
- Cina: 107,43
- Iran: 106,63
- Corea del Sud: 106,57
- Giappone: 106,54
- Singapore: 105,25
- Federazione Russa: 103,31
- Mongolia: 103,13
- Australia: 102,67
- Armenia: 102,64
- Spagna: 102,37
- Sri Lanka: 102,21
- Nuova Zelanda: 102,20
- Slovenia: 102,19
- Canada: 101,73
- Thailandia: 101,66
- Bielorussia: 101,58
- Italia: 101,03
La scuola incide nello sviluppo del quoziente intellettivo?
Il quoziente intellettivo o quoziente d’intelligenza (QI) si ottiene attraverso dei test standardizzati che hanno come obiettivo quello di misurare e valutare l’intelligenza e lo sviluppo cognitivo delle persone. Il quoziente intellettivo medio di un Paese può subire numerose variazioni nel corso del tempo, per modifiche nel sistema educativo, nella nutrizione, nell’accesso alle cure sanitarie. Il QI, inoltre, può anche essere influenzato da altri tipi di fattori, come quelli genetici o quelli ambientali.
Per quello che riguarda l’Italia, ad esempio, i nuovi dati resi noti e aggiornati all’1 gennaio 2025 hanno fatto registrare una piccola diminuzione rispetto a quelli dell’anno precedente, passando da un punteggio di 102,11 a uno di 101,03. Questo calo potrebbe essere dovuto a fattori genetici o ambientali, ma anche a un sistema educativo che non riesce più a garantire un’istruzione di qualità.
La scuola ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’intelligenza e delle capacità cognitive e, dunque, anche nei risultati del QI. Per la misurazione del quoziente intellettivo sono tante le voci prese in considerazione, come la capacità di avere un pensiero critico, di risolvere dei problemi o la memoria. Tanti aspetti che vengono appresi e migliorati proprio tra i banchi scolastici.
Il sistema educativo ha dunque un ruolo cruciale: nei Paesi che hanno alti livelli di alfabetizzazione e nei quali l’accesso all’istruzione di qualità è garantito alla maggioranza della popolazione, il QI medio è spesso più alto. Così come lo è nei Paesi in cui gli studenti hanno un percorso scolastico più lungo possono accedere metodi di insegnamento attivi e interdisciplinari. Anche alcune preziose risorse educative come i tutor o gli psicologi scolastici possono aumentare le capacità cognitive, prevenendo la dispersione scolastica, aiutando gli studenti in difficoltà e migliorando l’esperienza formativa.