Scuole aperte da giugno a settembre: il Piano Estate di Valditara
Firmato un decreto da 400 milioni per tenere le scuole aperte da giugno a settembre: in cosa consiste il "Piano Estate" del ministro Valditara
Stanno per tornare le scuole aperte anche in estate, grazie al piano da 400 milioni firmato l’11 aprile dal ministro dell’Istruzione Valditara. Il nuovo decreto torna a finanziare le attività formative estive per il periodo di chiusura degli istituti, da giugno a settembre. A pochi mesi dal termine dell’anno scolastico 2023/24, il “Piano Estate” promette di incentivare le attività di inclusione, socialità e potenziamento delle competenze anche nel periodo di pausa dalle lezioni scolastiche. Vediamo in cosa consiste il nuovo provvedimento.
- Il nuovo decreto da 400 milioni per le scuole aperte d'estate
- Le parole del ministro Valditara sul "Piano Estate"
- Quando finisce l'anno scolastico 2023/24
Il nuovo decreto da 400 milioni per le scuole aperte d’estate
Sono 80 milioni in più rispetto al biennio precedente, quelli stanziati dal nuovo decreto “Piano Estate” firmato da Giuseppe Valditara, per un totale di 400 milioni che copriranno i periodi estivi di pausa dalle lezioni negli anni scolastici 2023/24 e 2024/25.
Grazie a queste risorse, che fanno capo al Programma nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, le scuole primarie, secondarie statali e paritarie non commerciali potranno organizzare attività ricreative, sportive, musicali, teatrali, ambientali, oltre che programmi per il potenziamento disciplinare e altre iniziative che abbiano lo scopo di favorire l’aggregazione, l’inclusione e la socialità. I docenti potranno partecipare su base volontaria e saranno remunerati nei limiti delle risorse disponibili in base ai moduli proposti e attivati dagli istituti scolastici.
Come si legge dal sito del ministero dell’Istruzione e del Merito, si stima che il progetto riguarderà tra 800 mila e 1,3 milioni di studenti italiani, con un totale di 1,714 milioni di ore aggiuntive di attività formativa. La platea dei destinatari e la durata dei progetti attivati potranno essere ampliati dagli istituti scolastici tramite accordi con enti locali, università, organizzazioni di volontariato, associazioni sportive e anche attraverso accordi con le stesse famiglie degli studenti.
Ma non è tutto, perché in aggiunta ai 400 milioni stanziati dal nuovo decreto, gli istituti scolastici potranno accedere anche ai fondi del PNRR, che ammontano a 750 milioni per il contrasto alla dispersione scolastica e al superamento dei divari territoriali, e a 600 milioni per le azioni di potenziamento delle competenze STEM.
Le parole del ministro Valditara sul “Piano Estate”
È soddisfatto il ministro Giuseppe Valditara che in occasione della presentazione del nuovo “Piano Estate” ha spiegato che l’obiettivo “è una scuola che sia punto di riferimento per gli studenti e per le famiglie anche d’estate, con sport, attività ricreative, laboratori o attività di potenziamento, ricorrendo a tutte le sinergie positive possibili, dagli enti locali alle associazioni del terzo settore”.
“Lo avevamo promesso lo scorso anno e ora, anche grazie a un incremento sostanzioso dei fondi, siamo in grado di mettere in campo un Piano Estate ampliato e rinnovato”, ha proseguito il ministro dell’Istruzione, che punta a “una scuola che sia sempre più un luogo aperto, parte integrante della comunità per tutto l’anno realizzando attività di aggregazione e formazione soprattutto per i bambini e i ragazzi che, in estate, non possono contare su altre esperienze di arricchimento personale e di crescita a causa delle esigenze lavorative dei genitori o di particolari situazioni familiari”.
Quando finisce l’anno scolastico 2023/24
Il nuovo “Piano Estate” da 400 milioni inizierà a essere utilizzato dalle scuole tra pochi mesi, al termine dell’anno scolastico 2023/24. Mancano infatti pochi mesi al suono dell’ultima campanella, che per molte zone d’Italia avverrà l’8 giugno. Le date dell’ultimo giorno di scuola variano in base alle delibere di ogni regione e per quest’anno sono così definite:
- 6 giugno: Emilia-Romagna, Marche e Valle d’Aosta
- 7 giugno. Puglia e Sardegna
- 8 giugno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Piemonte, Sicilia, Umbria e Veneto
- 10 giugno: Toscana
- 11 giugno: Provincia autonoma di Trento
- 14 giugno: Provincia autonoma di Bolzano.