Stipendio personale scolastico: scatta l'aumento a luglio
Scatta a luglio l'aumento di stipendio per il personale scolastico: a quanto ammonta e tutte le informazioni sulla nuova procedura di progressione
Scatta a luglio l’aumento di stipendio per il personale scolastico. Ecco a quanto ammonta e tutte le informazioni sulla nuova procedura valutativa di progressione aperta dal 19 luglio.
Aumento di stipendio per il personale scolastico
A partire da luglio NoiPA, il sistema che il ministero dell’Economia e delle Finanze gestisce l’elaborazione e la liquidazione degli stipendi del personale della Pubblica amministrazione, inizierà ad applicare sul cedolino mensile di chi lavora nella scuola gli incrementi legati al nuovo sistema di classificazione delle posizioni economiche previsto dal CCNL.
Il 18 gennaio 2024, infatti, è stato sottoscritto in via definitiva presso l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) il Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per il comparto dell’Istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Il contratto, entrato definitivamente in vigore il 19 gennaio 2024, riguarda 1.232.248 dipendenti, di cui 1.154.993 appartenenti ai settori scuola e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica), inclusi gli 850mila insegnanti, e 77.255 lavoratori dei settori università ed enti di ricerca (esclusi i docenti).
In base a questo nuovo contratto, verranno erogati degli aumenti salariali medi mensili pari a 96 euro per il personale Ata ed a 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi, che si aggiungeranno agli arretrati di maggio e giugno.
Oltre agli aumenti per il personale scolastico, il CCNL firmato a gennaio annovera altre novità, tra cui:
- l’introduzione e la regolamentazione del lavoro agile;
- la definizione di un nuovo ordinamento professionale per il personale ausiliario, amministrativo e tecnico delle scuole, delle università e delle accademie e conservatori.
Il CCNL, aveva commentato l’Aran dopo la firma, “rappresenta un passo importante per il miglioramento delle condizioni di lavoro nel settore dell’Istruzione e della ricerca, assicurando un riconoscimento adeguato ai dipendenti che operano in aree fondamentali per la crescita del Paese”.
Il nuovo concorso per il personale scolastico
Sono intanto partiti già dal 19 luglio i termini per partecipare alla procedura valutativa di progressione all’Area dei funzionari e dell’Elevata qualificazione, finalizzata alla copertura di 1.435 posti.
Con questa procedura, “gli assistenti amministrativi che hanno svolto le funzioni di DSGA, contribuendo con particolare impegno al funzionamento delle istituzioni scolastiche, avranno una concreta prospettiva di retribuzione e di carriera“, ha spiegato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Il responsabile dell’Istruzione ha parlato di “un altro passo in avanti lungo il percorso di riconoscimento e valorizzazione delle competenze del personale scolastico, decisivo per migliorare la qualità dell’intero sistema scuola”.
La procedura, indetta su base regionale, è finalizzata a coprire 1.435 posti, destinati alle immissioni in ruolo nell’arco degli anni scolastici 2024/2025, 2025/2026 e 2026/2027
Potranno partecipare:
- gli assistenti amministrativi con laurea magistrale e con almeno 5 anni di esperienza nell’area degli assistenti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione;
- gli assistenti amministrativi con diploma di Scuola secondaria di II grado e con almeno 10 anni di esperienza nell’area degli assistenti e/o nell’equivalente area del precedente sistema di classificazione.
In entrambi i casi, la partecipazione è riservata a chi abbia svolto a tempo pieno le funzioni di DSGA (Direttore dei servizi generali e amministrativi) per almeno 3 anni scolastici interi, compreso il 2023/2024, laddove sia stato conferito incarico annuale. Ogni candidato può presentare domanda per una sola regione.
Le domande possono essere presentate esclusivamente online entro le ore 23.59 del 29 luglio attraverso il Portale unico del reclutamento (www.inpa.gov.it).
Le commissioni di valutazione disporranno di 100 punti e la distribuzione del punteggio sarà effettuata sulla base dell’esperienza nell’area di provenienza (per un massimo 25 punti), dei titoli di studio (per un massimo di 25 punti) e delle competenze professionali acquisite (per un massimo di 50 punti). Conclusa la valutazione, gli aspiranti saranno inseriti in graduatorie regionali.