Studente offende un prof: cosa succede? Multe fino a 10mila euro
Cosa succede se uno studente offende un prof? Le novità introdotte dalla legge sul voto in condotta prevedono anche multe fino a 10mila euro
Attenzione ai comportamenti tenuti a scuola. Dalla bocciatura con il 5 in condotta alle multe fino a 10mila euro se uno studente offende un prof. Cosa succede con l’approvazione del ddl Valditara.
- La nuova legge sulla condotta a scuola
- Multe per chi aggredisce il personale scolastico
- Novità sul voto in condotta
- Cosa cambia per le sospensioni
- Quando entra in vigore la legge
La nuova legge sulla condotta a scuola
Ieri, mercoledì 25 settembre, la Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo al disegno di legge del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, la cosiddetta ‘riforma del voto in condotta‘.
Il ministro ha presentato la legge come “un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti“.
“Con la riforma – ha proseguito Valditara -, il comportamento degli studenti peserà ai fini della valutazione complessiva del percorso scolastico e dell’ammissione agli esami di Stato. Cambia l’istituto della sospensione, vi sarà più scuola e non meno scuola per lo studente che viola le regole della civile convivenza; per i casi più gravi vi sarà l’impiego in attività di cittadinanza solidale”.
“Il nostro obiettivo – ha specificato – è sostenere il lavoro quotidiano dei docenti e di tutto il personale scolastico perché ai giovani siano chiari non solo i diritti ma anche i doveri che derivano dall’appartenere a una comunità, a iniziare dal dovere del rispetto verso l’altro”.
Vediamo insieme cosa prevede la norma.
Multe per chi aggredisce il personale scolastico
Il ddl Valditara, come anticipato, introduce sanzioni per chiunque aggredisca il personale scolastico. Come riporta l’articolo 3 della legge, “con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa”. L’importo della somma, si legge ancora, è determinato dal giudice.
Novità sul voto in condotta
Il voto in condotta sarà numerico anche alle scuole medie. Sia alle medie che alle superiori, se non si raggiunge almeno il 6 in condotta si verrà automaticamente bocciati.
Per quanto riguarda le scuole superiori, nel caso in cui il giudizio sul comportamento dello studente sia pari a 6, lo stesso sarà rimandato a settembre, e dovrà svolgere un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. La mancata presentazione dell’elaborato prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo o la valutazione non sufficiente da parte del consiglio di classe comportano la non ammissione dell’alunno all’anno scolastico successivo. Per i maturandi, l’elaborato sarà discusso durante il colloquio dell’esame di Stato.
Ma il voto in condotta inciderà anche sul voto finale dell’esame di Maturità. Come riporta il testo della norma, il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale può essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a 9 decimi”.
Cosa cambia per le sospensioni
Novità anche per quanto riguarda le sospensioni. L’allontanamento fino ad un massimo di due giorni comporterà il coinvolgimento dell’alunno in attività di approfondimento sulle conseguenze dei comportamenti che hanno determinato il provvedimento disciplinare, che si concluderanno con la produzione di un elaborato critico su quanto si è appreso.
Se la sospensione dura più di due giorni, gli studenti coinvolti dovranno essere impegnati in attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche.
Quando entra in vigore la legge
Ai microfoni di ‘Rai Radio 1’ il ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato che una parte della riforma, che comprende anche la revisione del sistema di valutazione nella scuola primaria, entrerà in vigore già a partire da quest’anno scolastico. Le indicazioni specifiche saranno fornite dai prossimi decreti attuativi, alcuni dei quali sono già in cantiere.