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Test di medicina Fonte foto: ANSA

Test di Medicina, come sarà l'esame di ammissione: le novità

La riforma Bernini ha eliminato il consueto test a crocette per l'accesso a Medicina, ma come sarà il nuovo esame di ammissione? Tutte le novità

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Stanno circolando alcune indiscrezioni sull’esame di ammissione alle facoltà mediche. Dopo l’approvazione della riforma voluta dalla ministra Anna Maria Bernini, che ha eliminato il test a crocette e ha introdotto il cosiddetto ‘semestre filtro’, il ministero dell’Università e della Ricerca è attualmente impegnato nella redazione dei decreti attuativi per definire in dettaglio le nuove procedure di accesso. In questo articolo parleremo delle novità che sono emerse su come si accederà a Medicina a partire dal prossimo anno accademico.

Le novità sul test di Medicina

La principale novità della riforma Bernini (legge 26/2025) è l’eliminazione del tradizionale test d’ingresso a crocette come lo conoscevamo. A partire dall’anno accademico 2025-2026, gli aspiranti medici dovranno affrontare un semestre filtro iniziale aperto a tutti, con lezioni incentrate su tre materie: chimica e propedeutica biochimica, fisica e biologia. Questo semestre si svolgerà in un periodo che andrà da settembre a novembre.

Secondo le indiscrezioni riportate da Il Corriere della Sera, alla fine del semestre filtro (fine novembre-inizi dicembre) gli studenti dovranno sostenere tre esami scritti (uno per materia) della durata di 45 minuti l’uno, da svolgersi in successione e in contemporanea in tutte le facoltà d’Italia.

Come funzionerà l’esame di ammissione a Medicina

Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, ciascun esame prevedrà 31 domande: 21 a risposta multipla e 10 in “modalità a completamento”, dove il compito richiederà di inserire la parola mancante per completare una frase. La valutazione sarà basata su un sistema a punti: ogni risposta esatta varrà un punto, una risposta sbagliata comporterà una penalità di 0,25 punti, mentre le risposte non date varranno zero.

Ogni compito sostenuto alla fine del semestre darà diritto ad un voto in trentesimi, con la possibilità di ottenere anche la lode, esattamente come avviene per gli esami universitari tradizionali. Questi voti non saranno validi solo per l’accesso a Medicina: in caso di mancata ammissione, potranno essere utilizzati per l’iscrizione ad altre facoltà che contemplano le stesse discipline.

Per poter accedere alla graduatoria nazionale per Medicina, gli studenti dovranno aver ottenuto un punteggio di almeno 18/30 in tutte e tre le discipline. Tuttavia, è evidente che, con poco più di 20mila posti disponibili a livello nazionale, sarà necessario conseguire voti ben più alti per rientrare tra gli ammessi. Per questo, ci sarà la possibilità di rifiutare uno o più voti ottenuti e di ripetere l’esame, o gli esami, in un secondo e ultimo appello che si svolgerà a distanza di 15 giorni.

Si potrà inoltre iscriversi al semestre aperto per un massimo di tre anni, permettendo più tentativi di accesso. La preparazione per queste prove, che in passato era affidata a società private, sarà ora a carico delle università, le quali dovranno garantire corsi (ciascuno da sei crediti) per supportare gli studenti.

Per evitare il sovraffollamento negli atenei, le lezioni potranno essere erogate anche in modalità online, garantendo così una maggiore accessibilità.

Cosa c’è da sapere sulla graduatoria nazionale

Come riportato da Il Corriere della Sera, per quanto riguarda l’assegnazione dei posti in graduatoria e nelle varie università si attendono ancora i dettagli dal ministero. Non dovrebbero esserci altri criteri se non i risultati ottenuti dagli studenti agli esami del primo semestre (almeno 18/30 in tutte e tre le prove).

In caso di parità di punteggio, il posto verrà assegnato allo studente che avrà indicato l’ateneo di destinazione come prima scelta al momento dell’iscrizione al primo semestre. Gli studenti, infatti, al momento dell’iscrizione al semestre iniziale avranno la possibilità di indicare fino a cinque atenei preferiti. Inoltre, potranno scegliere un secondo corso di laurea alternativo, da intraprendere nel caso in cui non superino la selezione per Medicina o non rientrino nei posti disponibili.

Come ribadito più volte, al momento si tratta di indiscrezioni: non resta che attendere una comunicazione ufficiale da parte del ministero dell’Università, con la pubblicazione dei decreti attuativi, per avere un quadro definitivo.

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