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La rivoluzione astronomica: Copernico, Bruno e Brahe

Andrea Bosio

Andrea Bosio

INSEGNANTE DI FILOSOFIA E STORIA

Nato a Genova, è cresciuto a Savona. Si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di Genova, occupandosi di storia della comunicazione scientifica e di storia della Chiesa. È dottorando presso la Facoltà valdese di teologia. Per Effatà editrice, ha pubblicato il volume Giovani Minzoni terra incognita.

Nel percorso di scoperta e comprensione dell’universo, la storia dell’astronomia è costellata da momenti di sconvolgente cambiamento. Uno di questi momenti cruciali è rappresentato dalla Rivoluzione Astronomica, un periodo di trasformazione radicale nel nostro modo di concepire l’universo e la posizione della Terra. Nel corso di questa lezione, approfondiremo le vite e le idee di tre figure fondamentali di questo periodo: Nicola Copernico, Giordano Bruno e Tycho Brahe.

La rivoluzione astronomica: cos’è e quando è avvenuta

La “Rivoluzione Astronomica” rappresenta una svolta epocale nella storia della scienza e della conoscenza umana.

Questo profondo cambiamento si riferisce al periodo di trasformazione delle concezioni tradizionali riguardo alla struttura e al movimento dell’universo, inaugurato dall’introduzione di nuove teorie e scoperte.

Questa rivoluzione, che ebbe inizio nel XVI secolo, segnò una cesura netta rispetto alla visione geocentrica dominante dell’antichità e del medioevo.

Invece di porre la Terra al centro dell’universo, come sostenuto da Ptolemeo e accettato per secoli, la Rivoluzione Astronomica propose modelli eliocentrici, in cui il Sole era il centro del sistema solare.

Questo nuovo paradigma scientifico, iniziato approssimativamente negli anni 1540-1550, è stato fondamentale nel ridefinire la comprensione dell’universo e ha posto le basi per ulteriori scoperte astronomiche.

Gli autori della Rivoluzione astronomica

Tre diversi personaggi di spicco della cultura europea, legati da un filo rosso comune:

  • Copernico, colui che ha osato porre il Sole al centro dell’Universo, relegando la Terra alla periferia, degradata a pianeta qualsiasi.
  • Bruno, colui che ha osato concepire infinite terre abitate all’interno di un Universo a sua volta infinito, vivente e divino.
  • Brahe, colui che ha osato la sintesi “impossibile” tra due differenti concezioni del mondo.

Pur temendo la reazione della Chiesa cattolica, Copernico insiste nei suoi studi astronomici fino a raggiungere la convinzione che, anche da un punto di vista fisico, il Sole si trova al centro dell’Universo, considerato sferico e finito, mentre Bruno descrive un Universo infinito e Brahe azzarda un’ipotesi di compromesso tra il sistema geocentrico e quello eliocentrico.

Copernico nasce nel 1473 in Polonia. È considerato il padre della teoria eliocentrica, nonché il pioniere della rivoluzione cosmologica dell’epoca moderna. Muore in Polonia nel 1543.

Giordano Bruno è un filosofo italiano, nato a Nola nel 1548 e sostenitore di alcune delle più straordinarie teorie filosofiche dell’epoca, dall’infinità dell’Universo alla divinità della materia e dell’uomo. Muore sul rogo nel 1600 a Roma.

Tycho Brahe, astronomo danese nato nel 1546, è l’autore di una teoria cosmologica originalissima, un vero e proprio compromesso tra il sistema eliocentrico e quello geocentrico. Muore in Danimarca nel 1601.

Il compromesso di Brahe

Tycho Brahe escogita una soluzione a dir poco geniale: una via di mezzo tra il sistema geocentrico e quello eliocentrico.

Nel suo Universo, la Luna e il Sole ruotano attorno alla Terra, mentre gli altri pianeti ruotano attorno al Sole insieme al quale, a loro volta, compiono una rivoluzione attorno alla Terra.

Aristarco di Samo, l’antenato del sistema eliocentrico

L’astronomo greco Aristarco di Samo (310 – 240 a. C. circa) è stato il primo a formulare una teoria eliocentrica, al punto da meritarsi il soprannome di “Copernico dell’antichità”.

Straordinarie le sue intuizioni cosmologiche: ipotizza un universo infinito, all’interno del quale la Terra compie una rotazione giornaliera su se stessa e una rivoluzione annuale attorno al Sole.

Il ruolo di Copernico, Bruno e Brahe nella rivoluzione astronomica

La Rivoluzione Astronomica rappresenta uno dei grandi cambiamenti epistemologici della storia della scienza. È quel periodo cruciale durante il quale le concezioni tradizionali dell’universo, radicate nella visione geocentrica aristotelico-tolomeica, furono progressivamente rimpiazzate da una visione eliocentrica, dove la Terra non era più al centro dell’universo. Tre figure chiave in questo processo rivoluzionario furono Nicolaus Copernico, Giordano Bruno e Tycho Brahe.

Fu Copernico a rompere in modo deciso con la visione geocentrica, proponendo un modello alternativo in cui il Sole era al centro e i pianeti, inclusa la Terra, ruotavano intorno ad esso. Nel suo trattato “De revolutionibus orbium coelestium” (Sulle rivoluzioni delle sfere celesti), pubblicato nel 1543, Copernico delineò la sua teoria eliocentrica, scatenando una rivoluzione concettuale che avrebbe avuto profonde ripercussioni non solo in campo astronomico ma anche filosofico e religioso.

Mentre Copernico fu cauto e circoscritto nel proporre il suo modello eliocentrico, Giordano Bruno spingeva la sua visione ben oltre. Bruno non solo abbracciò l’idea copernicana, ma la estese proponendo un universo infinito, senza centro, popolato da innumerevoli mondi e, forse, anche da altre forme di vita. Queste idee erano radicali e, in combinazione con altre sue convinzioni teologiche, portarono Bruno al rogo, dove fu arso come eretico nel 1600. La sua morte sottolinea le tensioni tra la scienza emergente e le autorità ecclesiastiche dell’epoca.

Anche se meno noto al grande pubblico rispetto agli altri due, Brahe svolse un ruolo fondamentale nella rivoluzione astronomica. Non abbracciò pienamente il modello eliocentrico di Copernico, proponendo invece un sistema che era una sorta di compromesso tra il modello geocentrico e quello eliocentrico. Tuttavia, il suo vero contributo fu nella raccolta di dati astronomici. Utilizzando strumenti di osservazione di precisione, Brahe accumulò un tesoro di osservazioni accurate che sarebbero state fondamentali per le scoperte del suo assistente e successore, Johannes Kepler.

Insieme, Copernico, Bruno e Brahe segnarono l’inizio di una nuova era nella comprensione dell’universo. Le loro idee e scoperte posero le basi per ulteriori sviluppi nella scienza astronomico, culminando nelle leggi del moto planetario di Keplero e nella teoria della gravitazione di Newton.

Frase celebre di Niccolò Copernico

“Così, per certo, come assiso su un trono regale, il sole governa la famiglia degli astri che gli ruotano intorno”.

(De revoutionibus orbium coelestium, 1. I, cap. X, 1543)