Luciano De Crescenzo nasce a Napoli il 18 agosto 1928, è uno scrittore, regista, attore cinematografico italiano. È ingegnere, si dedica inizialmente a questa professione, per poi intraprendere la strada del cinema e della saggistica, sue più grandi passioni. Scrive numerose opere di divulgazione filosofica, molto famose e di grande successo, è anche conduttore televisivo.
Lavora per 20 anni come ingegnere per IBM e nel 1977 pubblica il suo primo libro, Così parlò Bellavista. Grandioso il successo ottenuto con questa sua opera, che gli apre le porte del mondo della TV, dove debutta partecipando ad alcuni spettacoli di varietà con Renzo Arbore.
Nel suo primo libro De Crescenzo descrive scene di vita partenopee, trattandole con bonario umorismo. Dopodiché pubblica altri volumi, saggistici e narrativi, sulla stessa linea del precedente, fino a Storia della filosofia greca, attraverso il quale ricostruisce tutto il pensiero greco con correttezza storiografica, accompagnando le sue parole con l’umorismo che lo ha sempre contraddistinto, nato da una miscela perfetta tra saggezza popolare napoletana e cultura filosofica.
Luciano De Crescenzo non è solo personaggio televisivo e scrittore, ma nella sua lunga carriera è anche regista e attore cinematografico, e tratta dei film ripresi dai suoi libri. Un artista che fa largo uso dell’aneddotica, un vero e proprio umorista, in grado di cogliere il lato buffo in ogni occasione, di vedere sempre il bello della vita, ciò che di positivo ci mostra ogni giorno.
La sua più grande dote è quella di essere riuscito a restare sempre fedele a se stesso, famoso ma umile, nonostante la notorietà e la brillante carriera. Un aneddoto interessante della sua vita, che dimostra quanto appena scritto, è quello che risale al 1998. Roberto Benigni, suo grande amico, vince il premio Oscar come migliore attore, e il suo film La vita è bella come miglior film straniero; batte colleghi di fama internazionale, del calibro di Tom Hanks (con Salvate il soldato Ryan) e Nick Nolte. Luciano De Crescenzo scrive una lettera a Benigni, in cui lo invita a “non montarsi la testa”.
Negli ultimi anni della sua vita soffre di una malattia neuropsicologica, la prosopagnosia, che non gli consente più di riconoscere i volti delle persone a lui più vicine. Muore il 18 luglio 2019 al Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dopo alcuni giorni di ricovero a causa di una polmonite.
Delle apparizioni in TV ricordiamo che nel 1978 conduce la sua prima trasmissione, Mille e una luce. Nel 1981 conduce invece Tagli, ritagli e frattaglie, con Renzo Arbore. In seguito Storie di computer, uno dei primi programmi di divulgazione informatica, poi Zeus – Le Gesta degli Dei e degli Eroi, in cui spiega con parole semplici i miti legati alla Grecia antica. Nel 1995 conduce invece il DopoFestival con Serena Dandini ed è ospite dal 1993 al 2007 al Maurizio Costanzo Show.
« Oggi il settanta per cento dell’umanità muore di fame… e il trenta per cento fa ancora la dieta. »