La grafia corretta prevede l’apostrofo, un po’. La forma con l’accento grave sulla o, un pò, è da considerarsi sbagliata nonostante sia sempre più diffusa sia online che in chat ed sms. Il dubbio, tuttavia, è lecito poiché si tratta di una situazione particolare. Vediamo perché?
Nel caso di un po’ ci troviamo infatti di fronte a un troncamento anomalo. In generale, in italiano questo tipo di fenomeno linguistico prevede la semplice soppressione di una lettera o di una sillaba a fine parola, senza l’aggiunta di alcun segno grafico. Lo vediamo ad esempio in espressioni come suor Germana, gran fracasso, bel ragazzo o buon pastore, ma anche semplicemente nell’articolo maschile un, derivato dal troncamento di uno.
Diverso è il caso dell’elisione in cui succede la stessa cosa ma l’apocope – caduta di una lettera che avviene sempre prima di vocale – è segnalata da un accento, come in quest’uomo, l’albero o dell’acqua. Nel caso di un po’, tuttavia, il troncamento richiede un apostrofo. Nella nostra lingua esiste infatti una classe di parole che fa eccezione e non segue i dettami della regola generale. Ecco l’elenco completo:
- po’
Esempio: Vorrei che mi dessi un po’ di gelato in più - mo’
Esempio: Ti riporto questo caso a mo’ di esempio - la seconda persona singolare dell’imperativo dei verbi stare, dire, dare, andare e fare
Esempio 1: Sta’ zitto per favore, così eviti di dire altre fesserie
Esempio 2: Di’ ciò che pensi una volta per tutte
Esempio 3: Da’ un pezzo di pane a quel mendicante, te ne sarà grato
Esempio 4: Va’ a farti tagliare i capelli prima di partire per il mare
Esempio 5: Fa’ ciò che vuoi, intanto è impossibile trovare un accordo con te - in alcune interiezioni come be’, da bene o ebbene, e to’, dalla seconda persona singolare dell’imperativo di togliere
Esempio 1: Be’, non ho nulla da dire: la tua esecuzione è stata impeccabile
Esempio 2: To’ guarda, credevo di aver perso il portachiavi e invece è nel cassetto
Per non sbagliare la grafia di un po’, quindi, dobbiamo ricordare che rappresenta un caso eccezionale in cui il troncamento vuole l’apostrofo. Assolutamente da evitare l’accento, anche quando a suggerirlo sono i correttori automatici o il T9.