“In bocca chiusa non entran mosche” è un proverbio popolare che rappresenta un invito a essere discreti per evitare che succeda qualcosa di spiacevole, come l’ingresso di una mosca in bocca.
La spiegazione del proverbio
Il proverbio è molto esplicito: mantenendo la bocca chiusa, si evitano spiacevoli conseguenze. Il detto è un chiaro invito a restare il silenzio: senza proferire parola, infatti, si resta al riparo da eventuali inconvenienti che derivano dalla possibilità di dire cose sbagliate. A seconda delle occasioni, è meglio tacere per non compromettersi.
Un aforisma simile porta l’autorevole firma di Oscar Wilde. Il celebre scrittore, drammaturgo e poeta irlandese, infatti, disse che “A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio”: un modo per sottolineare l’importanza del silenzio e la pericolosità delle parole. Questo modo di dire, arrivato fino ai giorni nostri grazie alla tradizione orale, ha anche altri significati: può indicare che è meglio tacere che sbagliare, che è preferibile ragionare prima di agire e pensare prima di parlare.
Proverbi simili e altre varianti
Esistono anche delle varianti diverse di questo antico proverbio popolare che offrono una chiave di lettura alternativa. In Veneto, per esempio, si dice “Boca serada no ciapa mussati” che significa “bocca chiusa non acchiappa zanzare“. Pur essendo molto simile, questa variante del proverbio ha la valenza opposta: sta a indicare che senza chiedere non si ottiene nulla. In base a questa diversa interpretazione, quindi, il significato del proverbio assume un altro significato e rappresenta un’esortazione a non tirarsi indietro e aprire la bocca per chiedere quello di cui uno ha bisogno, così da far valere le proprie ragioni di fronte all’interlocutore di turno.
Per il tema trattato e il suo significato, “In bocca chiusa non entran mosche” è molto simile all’inglese “Silence is gold”, utilizzato in italiano con “Il silenzio è d’oro“: in molte situazioni, tacere rappresenta l’opzione migliore. L’invito è sempre lo stesso: evitare discorsi inutili, infondati oppure compromettenti. Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono altri due proverbi: “Un bel tacer non fu mai scritto” e “Si dura più fatica a tacere che a parlare“. La mosca, inoltre, ricorre in un’antica locuzione della lingua latina, “Aquila non captat muscas” che tradotta letteralmente significa: “L’aquila non cattura le mosche”. Questo modo di dire, in senso figurato, indica che chi è in alto e potente non si cura di confrontarsi con i piccoli obiettivi.
Significato
Il proverbio "A bocca chiusa non entran mosche", dunque, significa che restare in silenzio e tenere la bocca chiusa, mette al riparo da eventuali inconvenienti che derivano dall'aver pronunciato le parole sbagliate. Senza parlare, inoltre, si evitano inconvenienti e incomprensioni di qualsiasi genere. Come diceva Oscar Wilde, spesso è meglio tacere piuttosto che dare fiato alla propria bocca.
Origine
Come succede per la maggior parte dei detti popolari tramandati oralmente, risulta abbastanza difficile risalire all'origine esatta di questo proverbio. Stando a una linea di pensiero comune, l'espressione sarebbe stata utilizzata già a partire dal XIV secolo e ci sarebbero tracce all'interno di registri dei testi arabo-andalusi di quel determinato periodo storico.