proverbio Legge di Verona, dura da terza a nona Fonte foto: 123rf - fernandocastoldi
Proverbi

Legge di Verona, dura da terza a nona

Il proverbio “Legge di Verona, dura da terza a nona” indica una cosa di breve durata, i cui effetti si esauriscono in poco tempo

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“Legge di Verona, dura da terza a nona” è un proverbio con origini molto antiche, ma ancora di uso comune: viene spesso menzionato – infatti – quando si vuole sottolineare la brevità di un provvedimento o di altre tipologie di azioni.

Il suo significato deve essere andato a ricercare nel passato e più precisamente all’epoca dei Comuni.

Il significato del proverbio

Il proverbio vuole indicare la brevità di una cosa, sia essa un provvedimento, una decisione o altro.

Il perché di questo significato deve essere ricercato nel passato, infatti il modo di dire “Legge di Verona, dura da terza a nona” nasce all’epoca dei Comuni, quando era abitudine scrivere le “regole” della città ma queste venivano comunque modificate in brevissimo tempo, perché molti cittadini non si trovavano concordi. Il risultato era una modifica continua dei regolamenti.

La terza e la nona, infatti, sono momenti della giornata così come venivano scanditi dalle ore canoniche, ovvero un’antica divisione della giornata strutturata dalla Chiesa Cattolica. Nello specifico la terza sono le nove del mattino, mentre la nona le tre del pomeriggio. Questo sottolinea ancora di più la durata breve della “Legge di Verona”.

Un’analisi del proverbio

Se ci si vuole soffermare su un’analisi più profonda, il proverbio “Legge di Verona, dura da terza a nona” vuole porre l’attenzione su come ogni cosa sia passeggera e temporanea. Lo si può utilizzare quindi sia in accezione negativa, come a voler sottolineare che una determinata cosa durerà poco, sia in senso positivo.

Altri proverbi simili

Vi sono alcuni proverbi simili a “Legge di Verona, dura da terza a nona”, uno tra questi ad esempio è “Legge fiorentina fatta la sera e guasta la mattina, che ha il medesimo significato.

Se invece si cercano proverbi riferiti alle regole si possono citare “Chi fa la legge, servarla degge” che sta a indicare che anche chi fa una legge deve seguirla come tutti gli altri. In merito al tempo si può ricordare “Non fece il tempo se non chi lo fece”, ovvero che non conosciamo quello che potrà succedere nel futuro. “Il perder tempo, a chi più sa, più spiace” è un modo per dire che perdere tempo è un rammarico per chi sa come occuparlo.

Significato

Questo proverbio sta a indicare la provvisorietà di una cosa, sia in positivo che in negativo, destinata a durare per un tempo molto limitato.

Origine

L’origine va ricercata nell’usanza, che era consuetudine al tempo dei Comuni, di creare degli statuti cittadini che però erano di breve durata. Le ragioni di questa transitorietà erano diverse, ma il risultato sempre lo stesso: venivano spesso cambiati.

Da lì il modo di dire “Legge di Verona, dura da terza a nona”, che letteralmente indica che quella legge avrebbe avuto una durata totale di poche ore, ovvero dalle nove del mattino e fino alle 3 del pomeriggio.