Come migliorare la dialettica Fonte foto: 123RF
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Come migliorare la dialettica: i consigli degli esperti

Consigli pratici per migliorare la dialettica negli adulti e bambini: ecco come arricchire il linguaggio

Luca Incoronato

Luca Incoronato

GIORNALISTA PUBBLICISTA E COPYWRITER

Giornalista pubblicista ed esperto Copywriter, amante della scrittura in tutti i suoi aspetti. Curioso per natura, adoro scoprire cose nuove e sperimentarle in prima persona. Non mi fermo mai alle apparenze, così come alla prima risposta, nel lavoro come nella vita.

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Chi pensa che la formazione personali inizi e termini con gli anni scolastici è in errore, dal momento che è sempre possibile evolversi, scegliere nuovi percorsi o implementare le abilità in proprio possesso in svariati ambiti. Per questo motivo spieghiamo di seguito come migliorare la propria dialettica a qualsiasi età.

Non si tratta, infatti, di una chance che hanno soltanto i giovani dalla mente ancora elastica, tutt’altro. Per arricchire il proprio linguaggio è necessario impegno e il giusto percorso ben spiegato dinanzi a noi. Di seguito troverete consigli utili per dare il via a questo cammino.

Migliorare la dialettica: come arricchire il linguaggio

Sono svariati i motivi per i quali una persona possa decidere di voler migliorare la propria dialettica e molto dipende dalle esperienze personali. Vi sono soggetti che non hanno avuto la chance di proseguire gli studi e sentono che le proprie capacità di linguaggio sono limitate.

In altri casi, invece, si desidera raggiungere un livello successivo, al fine magari di puntare a una determinata posizione lavorativa. Pensiamo ad esempio a chi si ritrova a parlare molto spesso in pubblico, magari ricoprendo un ruolo da insegnante in un corso sportivo.

In quest’ultimo caso è possibile che gli anni precedenti siano stati occupati da una grande preparazione fisica, che ha forse lasciato poco tempo all’accrescimento del proprio vocabolario e delle capacità oratorie. Avendo però dinanzi a sé una classe di studenti, è importante riuscire a trovare sempre le corrette forme d’espressione, facendo leva anche su uno specifico vocabolario tecnico.

Una necessità ancora maggiore nel caso di lezioni in digitale, come accade sempre più spesso dal 2020 in poi, dovendo far leva unicamente sul linguaggio per mantenere salda l’attenzione della classe. L’argomento connettività ci offre anche un altro esempio pertinente, quello dello stream, che oggi è un lavoro molto diffuso soprattutto per la Gen Z, che vede l’impiego di varie piattaforme. Migliorare la dialettica può garantire un tratto distintivo rispetto alla concorrenza, magari per rendere più allettante un podcast o una live su Twitch.

I motivi per arricchire il proprio linguaggio sono svariati, e se non avete la minima idea di come fare, vi offriamo delle indicazioni pratiche per poter muovere i primi passi in tal senso, ottenendo rapidi risultati.

Conoscere nuove parole

Il primo passo per migliorare il lessico è quello di leggere il più possibile. In questo modo, infatti, si vedrà aumentare considerevolmente il numero di vocaboli conosciuti, inseriti in differenti strutture sintattiche.

La passione per la lettura va di pari passo con un miglioramento naturale e automatico del linguaggio, dal momento che la mente viene addestrata ad assimilare determinate parole. Se ne scoprono spesso di nuove, spingendoci a fare ricerche in merito, individuando magari sinonimi.

Così facendo si passerà istintivamente dalla carta stampata all’uso di nuovi termini nel linguaggio di tutti i giorni. Questa sorta di allenamento diventerà sempre più un divertimento, soprattutto dopo aver imparato a selezionare con attenzione i generi di proprio interesse.

È bene non cadere nel comune errore di ritenere meritevoli soltanto determinate tipologie di libri. Si può leggere di tutto, dai grandi classici ai romanzi rosa, dai quotidiani alle riviste, fino a fumetti europei, comic americani e manga giapponesi.

Il risultato sarà lo stesso e anzi, variando generi e tipologie, si avranno maggiori chance di gettare luce su differenti ambiti e culture. Passare da un articolo di economia a La Strada di Cormac McCarthy, da un manga come Slam Dunk a un fumetto come Dylan Dog, offrirà di certo una visione culturale più ampia e, di conseguenza, un numero di vocaboli vario e utile.

Migliorare il linguaggio specifico

Questo ragionamento è alla base dell’accrescimento della propria dialettica ma è necessario seguire un percorso differente nel caso in cui si voglia migliorare il linguaggio per una specifica necessità. Torniamo a parlare di lavoro, perché questo ambito offre i migliori esempi per capire di cosa stiamo parlando.

Immaginiamo di dover condurre una puntata di un podcast incentrata su un determinato argomento, magari scientifico, del quale conosciamo soltanto le basi. A parlarne in maniera dettagliata ci sarà un ospite ben preparato, che lavora in quel determinato settore, ma non vogliamo presentarci all’appuntamento impreparati, costretti dunque a improvvisare.

In questo caso il miglioramento della propria dialettica passa attraverso la selezione di libri specifici, che possano risultare utili allo scopo. Desideriamo infatti non lavorare su noi stessi in termini generali ma migliorare la preparazione in un determinato ambito.

Si può quindi afferrare un libro di psicologia, politica, cinema, cucina e non solo, accrescendo la propria conoscenza di vocaboli tecnici, al fine di affrontare gli argomenti trattati non come un totale "novellino".

Migliorare il linguaggio: consigli utili

Il primo consiglio che chiunque darebbe per riuscire a migliorare il lessico è quello di leggere tanto e in maniera regolare, abituando il cervello a recepire e far proprie sempre nuove parole, ma non solo. Oltre ad aprire la mente, offrendo punti di vista differenti, avere spesso un libro tra le mani, di qualsiasi sorta o genere, consente di aumentare la propria dimestichezza con la proprietà di linguaggio. Ciò vuol dire, in parole povere, accrescere le modalità con le quali si riescono a costruire delle frasi in maniera esatta.

A questa sana abitudine si collega la ricerca dei vocaboli in un dizionario. Capita spesso di ritrovarci dinanzi a parole che non conosciamo, spesso perché di uso non comune. Arrendersi di fronte a tale difficoltà non è di certo la mossa giusta. Sconfiggiamo la pigrizia e verifichiamo l’esatto significato del termine, senza accontentarsi d’aver intuito il suo senso grazie al resto della frase. Una ricerca sul dizionario, anche online per rapidità, offre infatti esempi d’utilizzo, sinonimi e soprattutto una definizione dettagliata e corretta al 100%. Basta molto poco e se si sta leggendo su un e-reader, non serve che un doppio tocco.

Per alcuni linguaggio e scrittura vanno di pari passo più che per altri. In questi casi, quindi, si potrebbe trarre giovamento dalla creazione di un vero e proprio taccuino dove annotare le nuove parole. Un modo per averle a portata di mano, fino a quando non verranno fatte totalmente proprie, inserendole in maniera automatica in un discorso. Poche note, semplici, evitando schemi complessi e disordinati. Termine, definizione e, volendo, un sinonimo d’uso comune. Alcuni potrebbero giovare di questa tecnica anche per verificare, al termine di un dato periodo, quanti nuovi vocaboli possa vantare la propria mente. Un resoconto dettagliato della crescita personale attuata.

Imparare una nuova parola al giorno può essere una tecnica molto valida, al fine di stimolare costantemente il proprio cervello e ottenere risultati in tempi rapidi. Questo metodo può essere di tipo generico o specifico. Ciò vuol dire che è possibile affidarsi a elenchi di vocaboli che spaziano da una tipologia all’altra ma, all’occorrenza, ad altri molto specifici, così da migliorare la dialettica in un dato settore. È bene ricordare come vi siano delle vere e proprie agende a tema, o dei calendari, così da organizzare il tutto al meglio.

Fare un gioco con se stessi può essere un’idea allettante, sfidandosi quasi a utilizzare spesso le nuove parole apprese all’interno di conversazioni quotidiane, tra amici, colleghi e famigliari. Il costante pronunciare di questi termini, infatti, stimola la memoria e sarà così molto più facile ritrovarsi a dialogare in maniera più forbita senza neanche rendersene conto.

Migliorare il linguaggio dei bambini

Fino a questo momento abbiamo parlato di miglioramento della dialettica negli adulti, ovvero di percorsi di crescita personale che consentano di rendere più forbito il proprio vocabolario. Risulta però necessario affrontare un altro tema, quello del linguaggio nei bambini, la cui crescita non dipende unicamente da quanto avviene tra i banchi di scuola, anzi.

La responsabilità di genitori e di chi circonda i piccoli in famiglia è enorme, per quanto concerne l’arricchimento delle capacità comunicative dei bambini. Non si può pensare, infatti, che gli insegnanti compiano dei miracoli, costruendo qualcosa che puntualmente viene distrutto, o quantomeno intaccato costantemente, tra le mura di casa.

Il riferimento principale è all’uso del dialetto, che non è da condannare, anzi, ma che andrebbe limitato il più possibile nella fase in cui i minori sviluppano un proprio linguaggio. Rendere questa forma comunicativa un’eccezione non genera danni, ma privilegiarla o addirittura farne l’unica possibile, garantirà inutili e gravosi ostacoli alla crescita del bimbo.

Sarebbe quindi il caso di prediligere l’italiano, sia quando ci si rivolge al piccolo che quando si parla con altre persone in sua presenza. L’essere umano è una spugna, soprattutto in fase di sviluppo cerebrale, dunque ogni esempio proposto sarà messo in pratica.

Tenendo bene a mente questa sana pratica, sarebbe il caso di metterne in pratica una seconda: la lettura. Questa è consigliata a tutti, adulti e bambini, e sarebbe il caso partire molto presto. Quando i propri figli non sono ancora in grado di leggere in autonomia, si potrebbe creare un momento di intimità e complicità, leggendo loro dei testi adatti all’età in questione.

In questo modo si riuscirà a farli appassionare alla lettura che, abbiamo spiegato, è fondamentale per un linguaggio più forbito. Saranno quindi spinti a leggere in autonomia quando saranno in grado di farlo. Nel frattempo, però, la loro mente avrà già memorizzato un gran numero di vocaboli, con i genitori sempre pronti a offrire loro delle attente spiegazioni in caso di termini sconosciuti.