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Perché il disco fisso è indicato con la lettera “C”?

Ti sei mai chiesto perché l’unità disco principale del tuo computer sia chiamata proprio “C”? Bisogna risalire all'epoca dei floppy disk, per capirci

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Ti sei mai chiesto perché l’unità disco principale del tuo computer sia chiamata proprio "C"? Perché non A o B? Te lo raccontiamo noi!

C: Ecco il tuo disco fisso!

Armeggiando con il computer ti sarai chiesto almeno una volta il motivo dell’esistenza di "C". Ti sei ritrovato a esplorare le Risorse del computer e ti sei accorto che il tuo disco fisso, o almeno l’unità principale, è sempre contraddistinta dalla lettera C, indipendentemente da quale computer di casa tu stia usando. O magari anche in biblioteca o al lavoro. Per spiegarti in motivo di questa "strana coincidenza", dobbiamo risalire alle origini della meravigliosa tecnologia del pc.

I primi personal computer non disponevano di memorie interne, poiché all’epoca si trattava di tecnologie così avveniristiche da risultare troppo costose. Impossibile, dunque, produrle in massa. Inoltre la loro capacità era davvero molto ridotta, se la paragoniamo a quelle di oggi. La prima unità di memoria del computer era contraddistinta dalla lettera "A", la quale indicava il floppy disk. I più maturi di voi si ricorderanno di certo questo gran pezzo di antiquariato che sono i floppy: pensate che un dischetto aveva una capienza di circa 1,44 MB. Diciamo che ci potevi inserire un’immagine di media risoluzione moderna, in pratica, per riempirlo completamente.

Il computer richiamava la memoria del floppy attraverso il suo sistema operativo originario, ovvero MS-DOS di Microsoft, e per poter sfruttare il contenuto di uno di questi dischetti doveva utilizzare la dicitura "A:". A quel punto gli potevi impartire dei comandi relativi a quell’unità di memoria. Se il tuo computer era davvero potentissimo – ed è molto probabile che per l’epoca non ne avessi uno a disposizione – aveva ben due unità floppy. E la seconda unità era chiamata "B:". In successione, in pratica, con le lettere dell’alfabeto.

Nel 1980 fu messo a punto il primo prototipo di hard disk, o disco fisso, un gioiellino della capienza di 5 MB che ha iniziato a fare coppia fissa con tutti i computer. Siccome A: e B: erano state dedicate ai floppy, questa unità doveva essere per forza etichettata con la lettera successiva, C:.

Con il passare degli anni e l’evoluzione della tecnologia ha portato alla creazione di "D", che di solito indicava il lettore CD e, poco più avanti, del DVD. A stretto giro è arrivata anche E:, la quale indicava solitamente le unità di memoria esterne come le chiavette USB.

Solo una convenzione

Quando si fa riferimento a C, si fa riferimento all’unità base del proprio disco fisso. In realtà si tratta di una semplice convenzione, nel senso che ogni PC avrà sempre un disco "C", ma questo può essere modificato e scomposto in ogni modo possibile. Questa procedura si è definita "partizionamento". Partizionare un hard disk significa scomporlo in più unità disco, in maniera da isolare le varie unità del computer e renderle più comode da formattare o riordinare. Molti dischi fissi moderni, infatti, vengono creati già suddivisi in due partizioni, C e D.

Il floppy non è più in circolazione da un pezzo. E oggigiorno i computer più recenti vengono venduti senza ingresso per i CD. La dicitura C, però, è rimasta.