I gatti sono tra gli animali domestici più diffusi in Italia. Chi ha questo felino in casa conosce molto bene il caratteristico suono che questo animale emette quando fa le fusa. Si tratta di un suono particolarmente sommesso e delicato che, però, può tramutarsi in un ronzio costante, ripetitivo e perdurante anche per ore e ore.
Le fusa di un gatto sono un segnale che l’animale emette per comunicare il suo stato emotivo o un suo particolare bisogno. Sapere perché i gatti fanno le fusa, cosa può significare questo segnale inviato dal felino e a chi è rivolto, pertanto, è molto importante per chiunque viva con questo animale domestico in casa.
Fusa del gatto: cosa sappiamo
Oltre a emettere il suo caratteristico miagolio, il gatto domestico vocalizza suoni gutturali doppi, con frequenze che oscillano dai 25 ai 50 hertz al secondo.
L’emissione di questi suoni è dovuta, con ogni probabilità, all’interazione che avviene tra le corde vocali dell’animale e i muscoli della sua laringe, che si dilatano e si contraggono velocemente a metà tra i movimenti di inspirazione ed espirazione.
Generalmente, un gatto fa le fusa quando è contento, ma pensare che questo animale produca questo segnale sempre allo stesso modo e, soprattutto, sempre e solo per comunicare un suo stato di felicità è assolutamente sbagliato.
Le vibrazioni che caratterizzano le fusa di un gatto, infatti, subiscono delle variazioni in base a diversi fattori, tra cui spiccano il già citato stato d’animo, le condizioni di salute, l’età e l’eventuale presenza di altri gatti o di esseri umani nelle vicinanze. Non solo: le fusa si differenziano inoltre da gatto a gatto. Ne consegue, pertanto, che identificare questa azione con un solo e unico messaggio è sbagliato.
In linea generale, le fusa di un gatto sono un segnale inviato alla madre che serve a comunicare che l’allattamento sta procedendo regolarmente e nel migliore dei modi.
I gatti adulti, però, fanno le fusa anche per esprimere la loro amicizia e la loro fiducia, ma anche per comunicare il loro bisogno di attenzioni e, eventualmente, la loro ansia o sofferenza. Può capitare, infatti, che un gatto prossimo alla morte inizi ad emettere con frequenza questo particolare suono.
Cosa significa "fusa" e perché si chiama così in italiano
Adesso che abbiamo capito quali sono i vari messaggi che un gatto può voler comunicare nel momento in cui si mette a fare le fusa (e a chi sono rivolti), è arrivata l’ora di capire perché questa particolare azione si chiama proprio così in italiano.
Nella nostra lingua, il termine "fusa" fa riferimento al caratteristico rumore emesso dal gatto e deriva dalla sua somiglianza con il ronzio che viene prodotto durante la rotazione di un fuso per filare a mano.
In altre lingue, invece, per indicare il rumore delle fusa del gatto si utilizzano generalmente termini onomatopeici. In inglese il termine utilizzato per fare riferimento alle fusa di un gatto è "purr". In francese il vocabolo scelto per indicare questa particolare azione dei felini domestici è "ronronner".