La grafia corretta è in quanto, con due parole staccate. La forma univerbata, inquanto, è sbagliata.
La Treccani la definisce infatti una locuzione polirematica, ossia un gruppo di parole con significato unitario non ricavabile dall’accezione dei singoli componenti: è sufficiente ricordarsi questo per evitare di usare la forma attaccata.
In quanto è utilizzato in vari modi e assume significati diversi a seconda del contesto in cui appare: serve da locuzione congiuntiva con valore causale – nelle forme colloquiali sentiamo anche l’espressione in quanto che – quando è sinonimo di poiché, perché, visto che, dato che, giacché, dacché, per il fatto che, dal momento che; oppure seguito da una a – in quanto a – diventa una locuzione preposizionale con l’accezione di relativamente a o in merito a, oppure con valore limitativo in frasi in cui è sinonimo di in fatto di e a livello di.
Per fissare meglio il concetto possiamo visualizzare il termine in alcuni esempi.
Esempio 1: Non guido in quanto non ho la patente (locuzione congiuntiva con valore causale)
Esempio 2: MI sono confidata con lui in quanto che è una persona affidabile (locuzione congiuntiva con valore causale, ma solo in espressioni colloquiali)
Esempio 3: In quanto a me puoi stare tranquillo: so cavarmela da solo (locuzione preposizionale con significato relativamente a)
Esempio 4: Il sito web è completo in quanto a contenuti (locuzione preposizionale con significato in merito a)
Esempio 5: La rivista lascia a desiderare in quanto alla grafica (locuzione preposizionale con valore limitativo con significato in fatto di, a livello di)
Dopo la nostra spiegazione dovrebbe essere chiaro che la forma corretta è quella staccata, che prevede due termini distinti. È però lecita l’incertezza; tra i dubbi più frequenti relativi alla grafia italiana compaiono spesso dubbi sulla necessità o meno di univerbazione.
I casi sono numerosi: abbiamo ad esempio per tanto o pertanto, tal volta o talvolta, non di meno o nondimeno, al meno o almeno, percui o per cui, mal grado o malgrado, qual cosa o qualcosa, sotto sopra o sottosopra, tal ora o talora, tutta via o tuttavia, in cinta o incinta, aldilà o al di là, dopo domani o dopodomani, in oltre o inoltre, in sieme o insieme e in vano o invano, solo per citarne alcuni.