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Perché nel deserto c'è tanta escursione termica?

L'escursione termica è un elemento che caratterizza ogni deserto: di cosa si tratta e come varia a seconda dell'ambiente.

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Il deserto è un ambiente arido caratterizzato da un’alta escursione termica. Un luogo ostile, ma ricco di suggestioni mitiche e di storia, con cui l’uomo si rapporta ormai da millenni. Il clima arido, il suolo intriso di sale e la scarsissima piovosità rendono il deserto un posto inospitale in ci però piante e animali sono riusciti ad adattarsi, rispondendo in modo diverso alla sfida alla sopravvivenza.

Perché c’è l’escursione termina del deserto

Fra i fenomeni più particolari che riguardano il deserto c’è senza dubbio l’escursione termica. Durante il giorno infatti le temperature salgono, rendendo l’ambiente inospitale, per poi crollare vertiginosamente appena tramonta il sole. Da un punto di vista scientifico con il termine escursione termica si intende quell’intervallo di gradi centimetri ottenuto sommando la temperatura media del giorno e quella della notte. Ad esempio, se durante il giorno di sono 30 °C e di notte – 4 °C, l’escursione termina sarà pari a 34 °C.

Nelle zone desertiche l’escursione termica ha dei livelli molto alti. Le cause sono principalmente due. Il cielo è sempre sereno e nell’aria non c’è umidità, questo fa si che il sole scaldi l’ambiente durante tutto il giorno, portando però a una veloce dispersione di calore nel corso della notte. Nel deserto inoltre non è presente il mare e manca qualsiasi bacino d’acqua che aiuterebbe a disperdere il calore del terreno più lentamente.

Deserti caldi e deserti freddi

Pochi lo sanno, ma esistono zone desertiche in cui nei mesi freddi si possono registrare temperature che raggiungono anche i −30 °C. La scienza infatti distingue in deserti freddi e deserti caldi, non cui la temperatura media annuale non è mai inferiore a 18 °C. Nei deserti caldi l’escursione termica è giornaliera: di giorno la temperatura arriva anche a 60 °C e di notte scende sotto lo zero. Mentre nei deserti freddi l’escursione termica è annua, ossia riguarda le stagioni, con estati torride e inverni gelidi.

A caratterizzare questi fenomeni sono diversi elementi, come la latitudine, ma anche la presenza di una catena montuosa che potrebbe impedire l’accesso alla regione desertica di masse d’aria cariche di umidità. Non solo: nei deserti caldi il clima è condizionato da un’alta pressione costante che impedisce la formazione di perturbazioni, nei deserti freddi invece tutto è condizionato dalla distanza al mare.

Quanto sono estesi i deserti

I deserti presentano una morfologia varia, frutto dell’azione del vento con zone sabbiose, dominate da dune, che si alternano a quelle rocciose. Le aree desertiche rappresentano il 30% della superficie terrestre: il 14% è formato dai deserti polari, mentre il 16% dai deserti caldi e freddi. L’Antartide, con 14,2 milioni kmq è il deserto più grande del mondo, troviamo poi il Sahara, situato nel Nord Africa, che occupa 8,6 milioni di kmq. Seguono il Deserto Arabico, che occupa un territorio che tocca Yemen, Golfo Persico, Oman, Giordania e Iraq, con 2,3 milioni di kmq; e il deserto del Gobi (nome che in lingua mongola significa "senza acqua") con 1,3 milioni di kmq, fra Mongolia e Cina. Infine troviamo il Kalahari, una distesa di sabbia fra Namibia, Botswana e Sudafrica grande 930.000 kmq.