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Perché gran parte dell'Antartide è sommersa?

Gran parte dell'Antartide è sommersa: i segreti del continente coperto dai ghiacci.

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L’Antartide è il continente situato nell’emisfero australe, circostante il Polo sud. Comprende mari e terre che si trovano nel Circolo polare antartico ed è caratterizzato dalla presenza di piattaforme di ghiaccio che lo ricoprono quasi totalmente. Circa il 98% del territorio dell’Antartide infatti è coperto dal ghiaccio della calotta antartica che presenta uno spessore di 1600 metri. Una situazione che rende questo continente il più inospitale e freddo della Terra.

Perché gran parte dell’Antartide è sommersa

L’Antartide è coperta quasi totalmente dai ghiacci e solo il 2% della superficie, composta da rocce, è visibile. Negli ultimi anni l’innalzamento delle temperature e lo scioglimento dei ghiacci ha portato alla luce numerose zona del continente. Nel marzo del 2020 alcuni ricercatori hanno documentato la scoperta di un’isola di roccia, emersa a causa delle condizioni climatiche. Denominata Sif, è lunga 350 metri ed è stata individuata grazie alla roccia scura che risalta fra gli iceberg. La scoperta è avvenuta nei pressi del ghiacciaio Pine Island e dimostra come l’Antartide stia cambiando velocemente conformazione a causa dei mutamenti climatici.

La scoperta è stata annunciata sulla rivista Nature e ha sorpreso gli studiosi di tutto il mondo. "All’inizio pensavamo fosse un iceberg che si era sciolto così tanto da far emergere il suo cuore roccioso – ha spiegato Sarah Slack, membro della spedizione -. Ma ora pensiamo che il ghiaccio sull’isola facesse parte un tempo della calotta ghiacciata di Pine Island, un enorme campo di ghiaccio galleggiante che si estende verso l’esterno nell’oceano dal bordo del ghiacciaio". L’emersione della roccia sarebbe stata causata da un fenomeno denominato rimbalzo glaciale. "Mentre i ghiacciai si sono ritirati nell’Antartide occidentale, hanno esercitato pressioni sulla crosta terrestre, permettendole di rimbalzare e rialzarsi", ha svelato Lindsay Prothro, geologo glaciale della Texas A&M University.

Il fenomeno della risalita delle rocce di Antartide

L’ultima glaciazione risale a 20.000 anni fa. All’epoca sia l’Antartide che la Groenlandia erano ricoperte da uno strato di ghiaccio spesso 3 chilometri con la terra al di sotto sprofondata di 500 metri sotto questo immane peso. Negli ultimi anni però gli esperti hanno scoperto che in tutto il globo la crosta terrestre è in risalita. In particolare in Antartide si sta assistendo a un fenomeno insolito. Nell’area occidentale del continente infatti si sta verificando quello che i geologi hanno chiamato il rimbalzo post-glaciale. Qui infatti la risalita della crosta ha una velocità di 41 millimetri l’anno, più che in qualsiasi altra parte del mondo.

Ciò potrebbe essere legato alla composizione chimica delle rocce che sono simili alle lave eruttate dai vulcani. Ma non è finita qui, perché per gli esperti il processo di risalita diventerà sempre più veloce con il tempo. Fra cento anni potrebbe essere tre volte e mezzo superiore a quella di oggi, arrivando a circa 14 centimetri l’anno. Questo potrebbe portare a gravi conseguenze, come a fenomeni sismici piuttosto intensi e all’apertura di nuove dorsali, con la risalita di magmi.

Per gli studiosi in futuro sarà necessario pensare a interventi importanti per evitare la catastrofe. "Siamo già a un punto di non ritorno, se non facciamo qualcosa – ha spiegato l’esperto Anders Levermann – quindi possiamo tornare a una stabilità con un piccolo intervento ora, oppure con un intervento sempre più grande più tardi".