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Perché ci stringiamo la mano?

La stretta di mano ha soprattutto una valenza di saluto, eppure a soffermarcisi un attimo sopra, è proprio un comportamento molto particolare.

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La stretta di mano ha soprattutto una valenza di saluto, eppure a soffermarcisi un attimo sopra, è proprio un comportamento molto particolare. Perché ci stringiamo la mano? Com’è nata quest’usanza?

La stretta di mano e le sue origini

Sebbene le misure di contenimento della pandemia la abbiano un po’ sospesa, la stretta di mano è un’usanza vecchia come l’umanità che, probabilmente, se ne andrà insieme a lei. E sebbene sembri un gesto consolidato da sempre, forse non sai che le testimonianze e le prove effettive che la stretta di mano sia esistita anche in epoche molto antiche sono davvero poche e preziose.

Una delle attestazioni più importanti in Occidente è una stele del V secolo a.C, dove Atena ed Era, le due dee, si stringevano la mano in simbolo di saluto e ringraziamento. Altre strette di mano compaiono poi in steli funerarie dello stesso periodo, ma per gli storici si trattava soprattutto di eccezioni. Nella Antica Roma, per esempio, il saluto di riferimento era un bacio. La stretta di mano veniva utilizzata in un contesto assai più intimo, con parenti prossimi e amici molto cari.

La stretta di mano come la conosciamo oggi, e che tutti usano senza pensarci troppo, si è diffusa in Europa solo dopo la caduta dell’Impero Romano, nel periodo dell’Alto Medioevo. A praticarla erano soprattutto le tribù germaniche, ed era utilizzata per esprimere fiducia nei confronti di chi si incontrava. Insomma: era un modo trasparente e onesto per avvicinarsi a un altro uomo guerriero e fargli capire di avere buone intenzioni. Del resto, se la tua mano destra è impegnata a salutare, non potrà di certo sfoderare la spada!

La stretta di mano si è diffusa a macchia d’olio evolvendosi, crescendo insieme ai bisogni sociali dell’uomo. Molte culture moderne ne fanno uso, ed eventualmente la hanno modificata per soddisfare le loro necessità pratiche. Il saluto arabo, per esempio, prevede che la mano tocchi prima il torace, poi le labbra e poi la parte centrale della fronte, e poi un inchino. I Masai invece più che stringersi la mano se la sfiorano, in un’usanza che tradizionalmente significa saluto e rispetto.

La stretta di mano viene utilizzata soprattutto in contesti lavorativi e, in modo particolare, tra uomini. In alcune culture le donne non possono stringere la mano agli uomini, o addirittura è loro del tutto proibito compiere un gesto che, per tradizione, è considerato inopportuno.

La stretta di mano nella storia

Molto simbolica era la stretta di mano nella cultura babilonese. Nel 1800 a.C. durante la celebrazione del nuovo anno il monarca volle fare un cortese atto di sottomissione davanti a Marduk, il loro dio più importante. Il gesto consisteva nell’inchinarsi verso la statua sacra e stringerle la mano. Anche gli Assiri, dopo aver invaso Babilonia, continuarono con questa tradizione, tramandandola poi nella storia. In Grecia e a Roma stringersi la mano aveva invece una valenza differente. All’epoca, infatti, ci si afferrava reciprocamente con forza l’avambraccio per accertarsi che non vi fossero armi nascoste nelle maniche.