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Perché quando cuoci la pasta viene fuori la schiuma bianca?

Quando cuoci la pasta viene fuori la schiuma bianca? La risposta a questo fenomeno è nascosta nella sua composizione.

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A tutti è capitato, almeno una volta, di voltarsi mentre l’acqua sta cuocendo nella pentola sui fornelli e vedere la schiuma bianca traboccare. Si tratta di un fenomeno piuttosto comune di cui però nessuno conosce bene la causa. Tutto avviene in pochi secondi: l’acqua messa nella pentola inizia a bollire, buttiamo gli spaghetti, poi tutto inizia a ribollire e si forma una schiuma densa che spesso trabocca, sporcando i fornelli.

Perché quando cuoci la pasta esce della schiuma bianca dalla pentola

Da cosa deriva la schiuma bianca che si forma quando cuociamo la pasta? La risposta si trova nella composizione di questo alimento così amato da noi italiani. Gli spaghetti, le maniche rigate e le pennette infatti vengono preparate con farina, acqua e a volte uova. Contengono dunque amici e proteine che vengono impastati fra loro. La schiuma si forma a causa delle molecole di amido che, quando vengono riscaldate assorbono l’acqua ed esplodono. Il risultato è uno spesso strato di schiuma.

Gli errori che facciamo tutti quando cuciniamo la pasta

La pasta è un simbolo della cucina italiana, un piatto a cui non si rinuncia mai. Condita con tantissimi sughi diversi, dal ragù al pesto, viene preparata quasi quotidianamente nelle case degli italiani. Tutti sanno prepararla, ma solo pochi nel modo giusto. Esistono infatti alcuni errori che fanno tutti quando cucinano la pasta. Per prima cosa è necessario non utilizzare la giusta quantità di acqua per la cottura. Secondo la regola infatti in un litro d’acqua vanno cotti al massimo 100 grammi di pasta. Anche la scelta della pentola è determinante. La pasta lunga non va mai cotta in una pentola troppo bassa. Gli spaghetti, in particolare, non vanno piegati o spezzati, ma cotti in un contenitore che sia alto.

Un altro aspetto chiave è rappresentato dal sale. La dose giusta è pari a 7 grammi ogni 100 grammi di pasta. Va buttato nell’acqua prima che inizi a bollire, mai prima. In questo tempo l’acqua arriverà a bollore velocemente. Il coperchio va usato solo all’inizio e mai quando la pasta è stata buttata. I tempi di cottura sono sempre quelli indicati sulla scatola della pasta e vanno rispettati: meglio scolarla prima che dopo quando sarà ormai troppo tardi.

Scolare la pasta al dente consente di amalgamarla meglio con il sugo e saltarla sul fuoco per almeno un minuto. Un consiglio: è sempre meglio conservare un po’ di acqua di cottura per realizzare la mantecatura. Un errore che fanno tanti? Sciacquare sotto l’acqua del rubinetto la pasta appena scolata. Anche quando si prepara una pasta fredda, fermare la cottura è sempre un errore.

Il formato della pasta non va scelto a caso, così come la qualità. Le paste non sono tutte uguali. Quella trafilata al bronzo, per esempio, accoglie meglio il condimento e rende bene. Da ricordare inoltre che la pasta lunga si adatta meglio a sughi cremosi e liquidi, quella rigata assorbe i condimenti, quella corta è l’ideale con il ragù e con sughi che sono pochi omogenei. La pasta a spirale è ottima con il sugo di pomodoro.