
Crepet e la lezione agli studenti sull'orizzonte: dov'è l'errore
Paolo Crepet ha tenuto un'interessante lezione sull'orizzonte agli studenti di Saviano (Napoli): cosa bisogna fare e qual è l'errore da evitare
Paolo Crepet ha incontrato gli studenti di Saviano (Napoli) offrendo un’importante riflessione sull’orizzonte. Con il suo approccio stimolante e diretto, ha incoraggiato i giovani a guardare oltre le difficoltà del presente, esplorando le opportunità che si presentano nel corso della vita. Qual è l’errore da evitare secondo lo psichiatra: ecco la sua lezione.
Crepet e la lezione agli studenti: “Bisogna inseguire l’orizzonte”
L’11 marzo Paolo Crepet è salito sul palco dell’Auditorium Vincenzo Sorrentino di Saviano per parlare agli studenti. Con loro ha discusso di scuola, del rapporto genitori-figli, ma anche di futuro.
“Bisogna inseguire l’orizzonte, non conquistarlo“, ha detto ai giovani, come riportato da CapuaOnline.com. Per l’esperto l’orizzonte è simbolo di speranza e di possibilità, un richiamo a non fermarsi di fronte alle difficoltà e a continuare a cercare nuove opportunità. Per questo non si deve fare l’errore di vederlo solo come un obiettivo da raggiungere: l’orizzonte è soprattutto una guida per il futuro.
Crepet ha invitato i ragazzi e le ragazze a non limitarsi a vivere nel presente, ma a guardare oltre, a sognare e a progettare il loro cammino. “Oggi più che mai siamo catturati dal presente e ce lo siamo fatti bastare, forse atterriti per ciò che potrebbe essere alle porte o per sazietà di quanto possediamo”.
Lo psichiatra ha esortato gli studenti a non lasciarsi influenzare dalle aspettative altrui, ma a seguire le proprie passioni e inclinazioni. Ogni giovane ha il potere di costruire il proprio futuro, a patto che sia disposto ad impegnarsi e a lavorare sodo. Crepet ha così raccontato la sua storia personale per mostrare come la perseveranza e la curiosità possano portare a grandi risultati.
Cosa ha detto Crepet su scuola, studenti e genitori
Nel suo intervento, Paolo Crepet ha anche parlato del rapporto tra genitori e figli, sottolineando che l’iperprotezione dei primi abbia portato alla deresponsabilizzazione dei giovani d’oggi, anche nei confronti della scuola e degli insegnanti.
Secondo lo psichiatra, la tendenza dei genitori a voler proteggere i propri figli da ogni difficoltà in realtà li priva delle esperienze necessarie per crescere e sviluppare senso di responsabilità. I giovani, così, si trovano a dover affrontare il mondo senza gli strumenti adeguati, rendendo difficile per loro affrontare le sfide della vita in modo autonomo e maturo.
“I genitori di oggi si sentono sempre più amici dei loro figli”, e questo, a suo avviso, ha messo in crisi il ruolo genitoriale che, come ha più volte detto, deve sì rappresentare un punto di riferimento, ma al contempo deve essere autorevole. Per questo è fondamentale che i genitori trovino un modo per sostenere i propri figli permettendogli però di sbagliare e imparare dai propri errori. Solo così potranno costruire la propria identità e affrontare la vita adulta.
Crepet ha anche sottolineato che i genitori di oggi sono sempre più diffidenti nei confronti dei docenti e della scuola, che invece giocano un ruolo cruciale nella formazione delle nuove generazioni.
La scuola è un luogo di crescita e di scoperta, dove gli studenti possono sviluppare le proprie capacità e talenti. Tuttavia, ha concluso lo psichiatra, la scuola mette spesso in pratica progetti perfetti sulla carta ma a volte poco produttivi dal punto di vista formativo.