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ChatGPT Fonte foto: iStock

Esame con ChatGPT annullato all'Università di Ferrara: lo sfogo

Alcuni studenti usano ChatGPT per superare l'esame e l'Università di Ferrara lo annulla: lo sfogo di una partecipante che aveva preso 30 e lode

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Esame annullato alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Ferrara per l’uso di ChatGPT da parte di alcuni studenti durante la prova di Psicobiologia e Psicologia. Ora tutti e 362 gli universitari che avevano partecipato a quella sessione devono rifarlo. Dopo la diffusione della notizia, è arrivato lo sfogo di un’esaminanda: “È profondamente ingiusto”. Ecco cosa è successo.

Studenti usano ChatGPT e l’università annulla l’esame

Copiare durante gli esami non è certo una novità. Ma adesso, con le nuove tecnologie, assume un nuovo volto. Niente più bigliettini o passaparola, basta un dispositivo, una connessione e il gioco è fatto.

Durante l’esame di Psicobiologia e Psicologia svoltosi il 27 gennaio alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università di Ferrara, al quale hanno partecipato 362 studenti, alcuni hanno sfruttato ChatGPT per rispondere alle domande. Lo ha raccontato il Corriere di Bologna.

La prova consisteva in una serie di quesiti a risposta multipla da compilare sulla piattaforma ‘Moduli’ di Google, a cui gli studenti potevano accedere da laptop e tablet. Per rispondere alle domande, secondo gli insegnanti alcuni esaminandi avrebbero utilizzato ChatGPT e altre tecnologie. Per questo il test è stato annullato.

In un primo momento, agli studenti è arrivata una comunicazione nella quale si spiegava che l’annullamento dell’esame era dovuto a “problemi tecnici”. Il reale motivo è stato rivelato in un secondo messaggio: “A seguito di verifiche interne, è emerso che numerosi partecipanti hanno fatto uso di strumenti esterni, come ChatGPT e altre applicazioni online, per rispondere alle domande”.

Una delle docenti del corso ha specificato che “non abbiamo nessun metodo per capire chi ha barato“, come software o altri strumenti. E dato che non è stato possibile risalire a chi abbia fatto uso di queste applicazioni, l’esame è stato invalidato a tutti e 362 partecipanti.

Lo sfogo di una studentessa: “Ingiusto”

“È profondamente ingiusto che, per colpa di alcune persone immature, ma non tutte, sia stato penalizzato l’intero gruppo e, ancor peggio, sia stata compromessa l’immagine della nostra università”, si è sfogata una studentessa che ha partecipato all’esame, come riportato dal Corriere di Bologna.

Le sue parole esprimono il rammarico di un’universitaria che si è vista annullare un 30 e lode raggiunto “con serietà e con impegno, incastrando tra mille difficoltà lavoro, famiglia e studio”.

“Sono stati dei polli”, ha proseguito. E “chi ha sbagliato dovrà assumersi le proprie responsabilità”. Tuttavia, ha aggiunto, “basta con la denigrazione collettiva. Sono due giorni che giornali e notiziari continuano a ripetere la parola disonesti, ma voglio dire chiaramente che non tutti lo siamo”.

La studentessa ha continuato: “L’università è una cosa seria. Forma i professionisti del futuro e perciò merita rispetto”. Come lo meritano “i docenti e tutti gli studenti che ogni giorno studiano con una grandissima dose di dedizione e sacrificio”. Perciò “basta con le speculazioni”.

Visto come sono andate le cose, “l’esame è giustamente da rifare e lo rifarò”. Ma l’amaro in bocca resta, soprattutto per la lode che aveva ottenuto nel test annullato. “Magari non prenderò più lo stesso voto. Ma non si può fare altro”, ha concluso la studentessa.