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Martinenghi primo oro italiano a Olimpiadi: che scuola ha fatto

Nicolò Martinenghi ha conquistato il primo oro italiano alle Olimpiadi di Parigi 2024: che scuola ha fatto il nuotatore e com'era da studente

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È arrivato il primo oro italiano alle Olimpiadi di Parigi 2024: domenica 28 luglio Nicolò Martinenghi ha vinto i 100 metri rana. Ma che scuola ha fatto il campione olimpico? Scopriamolo insieme.

La scuola di Nicolò Martinenghi: i suoi studi

“Congratulazioni a Nicolò Martinenghi per la straordinaria vittoria alle Olimpiadi 2024 nei 100 mt rana. C’è un po’ di Busto Arsizio in questo trionfo, come sottolinea l’assessore allo Sport Maurizio Artusa, ricordando che Nicolò è stato studente dell’Istituto Acof Olga Fiorini e si allena nelle acque della piscina Manara. Molti di noi lo ricordano impegnato proprio lì e speriamo di festeggiarlo presto a Busto Arsizio. Bravo Nicolò, siamo fieri di te!”.

Sono queste le parole che si leggono sulla pagina Facebook del Comune di Busto Arsizio (Varese). L’ente ha voluto congratularsi con Nicolò Martinenghi per la sua straordinaria impresa olimpica, che gli è valsa il primo oro italiano a Parigi 2024.

In queste poche righe, il Comune ha reso noto che il giovane nuotatore, classe 1999, ha frequentato l’Istituto paritario Acof Olga Fiorini di Busto Arsizio. Martinenghi si è diplomato nel 2018 al Liceo della Comunicazione e dello Sport Marco Pantani, uno degli indirizzi di scuola superiore proposti dall’istituto bustese.

Ed è proprio dall’Acof che è arrivata la conferma che Nicolò Martinenghi, oltre ad essere un nuotatore di successo, era un ottimo studente. “Bravissimo alunno. Noi abbiamo fatto di tutto per aiutarlo a diventare un bravo studente e un bravo campione”, ha commentato Mauro Ghisellini, direttore di Acof, come riportato dal quotidiano online ‘Il Bustese.it’.

Martinenghi e le sue parole sulla scuola

A 3 anni dal diploma, Nicolò Martinenghi era tornato all’Acof per un confronto con gli alunni dell’istituto. Il 30 settembre 2021, infatti, l’oro olimpico aveva incontrato un centinaio di studenti del Liceo e Istituto professionale sportivo Marco Pantani, dove si era diplomato nel 2018. In quell’occasione Martinenghi aveva raccontato i suoi successi sportivi alle Olimpiadi di Tokyo 2020, dove aveva conquistato 2 medaglie di bronzo, una nei 100 metri rana e una nella staffetta 4×100 mista.

“Già il solo fatto di esserci arrivato è stato fantastico – aveva detto agli studenti parlando dell’esperienza olimpionica – ma riuscire a salire per ben due volte sul podio è stato qualcosa di magico. Il segreto? Tanti sacrifici, certamente, ma anche la capacità di starci sempre con la testa”.

Martinenghi aveva poi raccontato quanto siano stati importanti gli anni trascorsi sui banchi di scuola dell’Acof: “È stato essenziale avere una struttura e degli insegnanti capaci di capire le mie esigenze di sportivo, senza però mai rinunciare a nulla nello studio – aveva spiegato -. Qui ho vissuto gli anni più belli e spensierati, ma anche i più importanti per diventare quello che sono. Ho trovato gli amici veri, che porterò con me per tutta la vita, perché in aula si creano legami indissolubili”.

Il campione olimpico aveva poi ricordato la particolare tabella di marcia che seguiva negli anni della scuola: “La sveglia era puntata alle 5.30 nella mia casa di Azzate (dove risiede tuttora), perché un’ora dopo mi tuffavo in vasca ad allenarmi, quindi venivo a lezione e nel pomeriggio riprendevo con il nuoto. Era una faticaccia, ma l’ho sempre fatto volentieri, perché praticare sport è quello che ho sempre voluto”.

Della scuola ha anche raccontato: “Ricordo i sorrisi e la voglia di divertirsi, ricordo anche i momenti bui che tutti attraversiamo e che nel mio caso sono coincisi con un infortunio che ha rischiato di rovinare tutti i miei progetti. Ma tante persone mi hanno dato una mano a superare gli ostacoli”.

“In questa scuola – aveva concluso Nicolò Martinenghi durate l’incontro -, oltre a seguirmi nel mio percorso, mi hanno soprattutto educato a pensare al domani e ad impegnarmi al massimo per realizzare tutti i miei sogni. Auguro anche a voi ragazzi di poter scegliere a cosa dedicarvi, facendovi guidare dai valori che lo sport ci insegna”.