Mussolini, quando il Duce fu bocciato al concorso da insegnante
Prima di diventare Duce, Benito Mussolini fu anche maestro e professore: una volta si candidò a un concorso da insegnante di francese e venne bocciato
Da venerdì 10 gennaio, su Sky e in streaming su Now, arriva ‘M – Il figlio del secolo’. La serie, tratta dall’omonimo romanzo bestseller di Antonio Scurati vincitore del Premio Strega, racconta la nascita del fascismo in Italia e l’ascesa al potere di Benito Mussolini. Forse non tutti sanno che prima di diventare presidente del Consiglio e mettere in pratica la progressiva fascistizzazione dello Stato italiano, il Duce fu un giornalista e, per un certo periodo di tempo, maestro e professore. Ma la sua carriera da insegnate non fu tutta rosa e fiori: Mussolini venne anche bocciato ad un concorso.
Quando Mussolini si candidò come insegnante di francese
Nel 2019 Antonio Scurati ha vinto il Premio Strega con il suo romanzo ‘M – Il figlio del secolo‘. Il suo libro adesso diventa una serie tv, in onda su Sky e on demand su Now dal 10 gennaio.
‘M – Il figlio del secolo’ narra la storia dell’ascesa al potere di Benito Mussolini (interpretato da Luca Marinelli), dalla fondazione dei Fasci italiani di combattimento nel 1919 al discorso alla Camera del 3 gennaio 2025, identificata dagli storici come la data di inizio del fascismo in Italia. Data di cui quest’anno ricorre il centenario, rendendo l’anniversario un argomento papabile per una delle tracce della prima prova della Maturità 2025.
Ma facciamo un passo indietro. Prima di diventare Duce, Mussolini fece carriera come giornalista ma ebbe anche qualche esperienza nell’insegnamento. Dopo aver conseguito il diploma di maestro elementare nel 1901, iniziò ad insegnare nella scuola di Pieve Saliceto (frazione di Gualtieri, Reggio Emilia).
Alla fine dell’anno scolastico, emigrò in Svizzera, dove studiò il francese e il tedesco. Una volta fatto rientro in Italia, tornò in cattedra nel 1906 come supplente. Nel 1907 Mussolini ottenne l’abilitazione all’insegnamento della lingua francese e nel marzo 1908 gli venne assegnato un incarico come professore di francese presso il Collegio Civico di Oneglia, in Liguria, dove insegnò anche italiano, storia e geografia.
Il 24 luglio 1912, saputo che un posto di docente a Crespellano (Bologna) risultava vacante, inviò una lettera alla scuola per candidarsi “all’insegnamento della lingua francese”. A raccontarlo è stato Pietro Ospitali, ex maestro ed ex vicesindaco di Bazzano (Bologna), appassionato di storia locale, che una decina di anni fa si è imbattuto nella missiva mandata all’istituto dallo stesso Mussolini.
Al ‘Corriere di Bologna’, in un articolo pubblicato il 26 marzo 2023, Ospitali ha spiegato: “Stavo facendo alcune ricerche nell’Archivio storico di Crespellano quando, mentre cercavo altro, mi sono trovato tra le mani questo documento. Alla lettera si accompagnava anche il verbale della votazione fatta in sede comunale”.
Il futuro Duce bocciato al concorso: cosa decise la commissione
A partecipare al concorso, oltre a Mussolini, c’erano altri 2 candidati: Vittorio Martelli e Gaetano Giardina. A valutarli venne chiamata una commissione comunale composta da 12 membri.
Ebbene, nel verbale si legge che il futuro Duce non ottenne quell’incarico, venendo bocciato dalla commissione. La votazione avvenne il 7 settembre dello stesso anno attraverso il sistema della palle bianche (a favore del candidato) e nere (contro). Mussolini conquistò solo 4 palline bianche da parte dei commissari, e ben 8 nere.
Al contrario, il vincitore del concorso, Vittorio Martelli, riscosse 10 palle bianche e 2 nere.