Barbero spiega fascismo a 1300 studenti: c'è anche Luca Marinelli
Al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, Alessandro Barbero spiega le origini del fascismo a 1300 studenti: in sala c'è anche Luca Marinelli
Dal Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, dove Benito Mussolini tenne il suo ultimo discorso pubblico il 16 dicembre 1944, il prof Alessandro Barbero ha spiegato ad un pubblico di 1300 studenti delle superiori le origini del fascismo. In sala c’era anche l’attore Luca Marinelli, che ha interpretato il duce nella serie ‘M – Il figlio del secolo’.
- Alla lezione di Barbero sul fascismo c'è anche Marinelli
- Le origini del fascismo: la lezione di prof Barbero
- Barbero e il dissing tra D'Annunzio e Marinetti
- Barbero spiega il fascismo: le reazioni di prof e studenti
Alla lezione di Barbero sul fascismo c’è anche Marinelli
Le origini del fascismo spiegate da Alessandro Barbero. Non è uno dei tanti podcast sulle lezioni del prof di Storia più amato dei social (almeno per ora). Stiamo parlando dell’iniziativa legata alla serie ‘M – Il figlio del secolo‘ dal titolo ‘L’ascesa del Fascismo: domande e risposte’ dedicata agli studenti delle scuole superiori.
L’appuntamento, che si è tenuto il 20 gennaio al Teatro Gaber di Milano, è stato promosso da Sky in collaborazione con Chora Media. La speciale lezione dello storico sarà presto ascoltabile in cuffia, visto che sarà suddivisa in quattro puntate per il podcast ‘Chiedilo a Barbero‘, che verranno pubblicate il 19 e 26 febbraio e il 6 e 12 marzo.
In ‘aula’, tra gli studenti, c’era anche l’attore Luca Marinelli, che nella serie ‘M – Il figlio del secolo’ ha vestito i panni di Benito Mussolini.
Le origini del fascismo: la lezione di prof Barbero
Nella sua lezione al Teatro Gaber, prof Barbero ha raccontato le origini del fascismo, partendo dallo scenario italiano post Prima guerra mondiale, dove per alcuni quella dell’Italia era una “vittoria mutilata“, come definita da Gabriele D’Annunzio. E poi la fondazione del movimento dei Fasci di combattimento da parte di Mussolini nel 1919, che in due anni sarebbe diventato il Partito nazionale fascista.
Barbero ha parlato dell’omicidio di Giacomo Matteotti, della conseguente secessione dell’Aventino, della strage di Torino e del re Vittorio Emanuele III, che avrebbe potuto far arrestare Mussolini firmando lo stato di assedio ma non lo fece.
“Il fascismo nel 1919, se uno lo guadava nel 1919, non era quella cosa che sappiamo noi”, ha spiegato, come riportato da Ansa. Mussolini, “ha fatto anche buone cose, come negarlo. Ma – ha sottolineato lo storico – ha preso il potere con una guerra civile che ha fatto migliaia di morti, ha distrutto le istituzioni liberali e democratiche italiane, ha fatto le leggi razziali. Si è alleato con la dittatura più crudele che ci sia stata al mondo, quella di Hitler, si è lanciato in una guerra demenziale in cui l’Italia fascista è riuscita a dichiarare guerra alla Gran Bretagna, alla Francia, all’Unione Sovietica e agli Stati Uniti”.
Barbero e il dissing tra D’Annunzio e Marinetti
“Professor Barbero, lei lo sa cos’è il dissing? E c’è mai stato tra D’Annunzio, Mussolini, Marinetti?”, hanno chiesto gli studenti dalla sala. “Il dissing? Io sono un uomo del Medioevo, non lo so”, ha risposto lo storico, come si legge sul Corriere della Sera.
Una volta appreso il significato, Barbero ha catturato i giovani ascoltatori parlando del “dissing” tra Gabriele D’Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista. “A insultarsi erano bravi. D’Annunzio era il più bravo. Si odiava con Marinetti. Quest’ultimo gli dava del ciarlatano, del poetino. D’Annunzio gli diceva che era ‘un cretino fosforescente”.
Su Mussolini Barbero ha aggiunto: “Quando voleva offendere il partito di Matteotti (Psu) lo chiamava ‘pus'”.
Barbero spiega il fascismo: le reazioni di prof e studenti
“Io mi sento felice come una teenager di fronte al professor Barbero”, ha commentato un’insegnante che ha accompagnato i suoi studenti all’iniziativa, come si legge sul Corriere della Sera. “Eventi come questi – ha detto un’altra professoressa – sono un modo più attrattivo di affrontare lo studio della Storia”.
Anche gli studenti in platea hanno ascoltato con profondo interesse l’intervento di prof Barbero sul fascismo: “Penso che questa lezione ci sia molto utile in vista della maturità“, ha affermato una ragazza. “Il professor Barbero è una grande fonte”, ha ripreso un altro giovane.
C’è anche chi ha sottolineato che la lezione è stata importante anche perché il fascismo “la scuola lo affronta nei programmi solo alla fine della quinta. È importante invece affrontare questo argomento che è ancora un tabù e fare informazioni non di parte ma oggettive su ciò che è stato”.