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Giorgia Meloni Fonte foto: ANSA

Perché scegliere il liceo del Made in Italy: l'appello di Meloni

La premier Giorgia Meloni rilancia il liceo del Made in Italy, nella giornata dedicata alle eccellenze italiane: l'intervento al Vinitaly a Verona

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REDAZIONE

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Giorgia Meloni rilancia il liceo del Made in Italy. Lo ha fatto parlando agli studenti nella giornata del Made in Italy al Vinitaly di Verona, la fiera internazionale del vino. Nell’evento ospitato dalla fiera di Verona, la premier ha voluto spiegare l’importanza di studi concentrati sulla valorizzazione delle eccellenze italiane, della cultura e dell’identità italiana, parlando ai numerosi studenti presenti all’evento.

L’appello di Meloni per rilanciare il Liceo Made in Italy

“Sono giornate complesse, eppure ci ho tenuto particolarmente a essere qui oggi, facendo uno sforzo significativo”, ha esordito la premier intervenendo al Vinitaly di Verona.

Lo ha fatto nella Giornata nazionale del Made in Italy tenutasi il 15 aprile. Una giornata “istituita con un disegno di legge voluto per sostenere il valore che il Made in Italy ha nella nostra economia”, ha detto Meloni. La scelta non è casuale: il 15 aprile 1452 è la data della nascita di Leonardo Da Vinci, “simbolo dell’identità e del nostro genio”, ha spiegato la Presidente del Consiglio.

Nel ricordare a tutti l’importanza dell’agricoltura, è sul liceo del Made in Italy che si è concentrato il suo intervento. Il nuovo corso di studi che ha voluto rilanciare dopo le critiche ricevute dovute alle poche preiscrizioni raccolte per l’anno di lancio 2024/25.

“Nel disegno di legge sul Made in Italy c’è anche l’istituzione del liceo del Made in Italy. C’è difficoltà da parte delle aziende di trovare lavoratori qualificati. E a fronte di questo problema c’è soprattutto una questione culturale, come se l’istruzione tecnica fosse di serie B e per essere una persona di un certo livello si dovesse fare il liceo”, ha sostenuto la leader di FdI, ribandendo che il nuovo corso di studi è stato chiamato liceo proprio perché in Italia l’istruzione tecnica viene spesso considerata di secondaria importanza.

Il liceo del Made in Italy “permetterà anche di raccontare quel mondo del vino cantato in poesie, nella letteratura, scolpito nelle sculture, un pezzo fondamentale della nostra identità ma che va trasmesso ai nostri ragazzi”, ha proseguito Meloni.

Nel rilanciare il nuovo liceo, la premier ha inoltre ribadito l’importanza della cultura italiana e della sua identità come motori della filiera delle eccellenze italiane. “Testa, cuore e mani, questo è il Made in Italy: senza la testa, senza la cultura di base, senza l’attaccamento alla propria identità, alla propria storia, tutto questo scompare – ha proseguito -. Bisogna trasmetterlo alle giovani generazioni. Dobbiamo garantire un’istruzione sempre migliore”.

“Possono dire quello che vogliono ma cultura e identità italiana la tenete in piedi voi con quello che avete scelto di studiare, grazie per quello che farete, per raccontare l’Italia nel mondo”, ha terminato la Presidente del Consiglio.

Le iscrizioni al liceo del Made in Italy e il “caso di Crema”

Non sono mancate le critiche all’istituzione del liceo del Made in Italy, che parte in difficoltà nel suo primo anno (2024/25) a causa del basso numero di preiscrizioni. Sono 375 gli studenti iscritti in tutta Italia, lo 0,08% del totale degli alunni che avrebbero potuto scegliere questo corso di studi. Una media di 4 iscritti per ognuno dei 92 licei che hanno attivato la nuova offerta formativa. Ha di recente fatto notizia anche il “caso Crema”, dove all’Istituto Munari soltanto uno studente si era iscritto al nuovo percorso scolastico.

Ma il governo è fiducioso e ottimista sul futuro del liceo del Made in Italy. Lo ha ribadito il ministro Valditara in visita all’evento del campus di Scuola Futura a Caserta: “Con il tempo che ci sarà per il prossimo anno per le iscrizioni, il liceo del Made in Italy sarà un grande successo“.

Cos’è il liceo del Made in Italy e le sue materie

Il ddl Made in Italy, approvato dal Parlamento a fine dicembre, ha istituito il nuovo liceo del Made in Italy: un percorso formativo innovativo e strettamente orientato al mondo produttivo, volto a formare i futuri dirigenti di imprese e società che operano nei campi dell’eccellenza produttiva italiana. Nato, appunto, per valorizzare le eccellenze italiane e per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro, il nuovo corso di studi integra discipline umanistiche e materie STEM (science, technology, engineering and mathematics).

Sono state definite le materie di studio del biennio del liceo Made in Italy. Tra queste, oltre alle materie classiche comuni a tutti i licei, troviamo anche Economia politica, 2 lingue straniere, Matematica (con informatica), Scienze naturali (biologia, chimica, scienze della terra).

Non è ancora stato definito ufficialmente, invece, il piano di studi per il triennio, ma si pensa che comprenderà materie legate al concetto di Made in Italy. Tra queste potrebbero esserci la gestione delle imprese e un’infarinatura delle eccellenze italiane come, ad esempio, lo studio di settori quali la moda e il design e l’enogastronomia. Il triennio dovrebbe anche prevedere l’alternanza tra ore di studio e di tirocini presso le imprese dei vari settori, per apprendere sul campo il lavoro.