Salta al contenuto
Sanremo 2025 Fonte foto: IPA

Testi Sanremo 2025, quante volte sono citate scuola e università

Quante volte sono citate le parole 'scuola' e 'università' nei testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2025 (e gli artisti che le cantano)

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

C’è una banca dati, ‘Le parole di Sanremo’, che permette di trovare tutti i termini (o gruppi di termini) contenuti nei testi delle canzoni del Festival di Sanremo dalla prima edizione (1951) a quella del 2025. Basta inserire il vocabolo ricercato, premere invio e viene proposto l’elenco dei brani che lo contengono con tanto di strofa, nome del cantante e degli autori. Abbiamo così provato a chiedere quante volte sono citate le parole ‘scuola‘ e ‘università‘ nei singoli in gara di quest’anno. Ecco cosa è venuto fuori.

La parola ‘scuola’ nei testi di Sanremo 2025

In generale, la parola ‘scuola’ compare in 42 canzoni che sono state presentate al Festival di Sanremo dal 1951 al 2025. Quest’anno, ‘scuola’ si ripete una sola volta all’interno di un unico brano. Si tratta del singolo ‘Febbre‘ di Clara, scritto dalla cantante insieme ai parolieri Jacopo Ettorre, Francesca Calearo (Madame), Federica Abbate e Dario Faini (Dardust).

La canzone, il cui testo è stato valutato positivamente (con un 7) dal linguista Lorenzo Coveri, parla di emozioni, come ha spiegato la stessa Clara. “Febbre è una canzone a cui tengo tanto – ha detto -. Ho voluto utilizzare proprio quest’immagine perché tutti noi abbiamo in mente cos’è la febbre, seppure non è una cosa concreta. Cambia la temperatura, sale e scende, un po’ come le nostre giornate, le nostre emozioni. E siccome arrivo da un anno pieno di emozioni, fortunatamente molto positive, ho detto: ‘Ora vado a Sanremo con questa canzone'”.

Ebbene, ecco la strofa di ‘Febbre’ in cui è citata la parola ‘scuola’: “Ti sei preso una parte di me
/ Quella ancora più in fondo dell’anima /Un sentimento / Che se si rompe taglia / Come il vetro / E anche deludere / È un’abitudine / Come nel mio / Primo giorno di scuola“.

‘Università’ a Sanremo 2025: quante volte è citata (e in quali testi)

Complessivamente, la parola ‘università’ è citata molto meno nei testi del Festival di Sanremo 2025 rispetto a ‘scuola’: solo 11 volte in altrettante canzoni di tutte e 75 le edizioni della kermesse. Ma quest’anno sono ben due i brani in cui è contenuta: ‘Incoscienti giovani‘ di Achille Lauro e in ‘Vertebre‘ di Settembre, quest’ultima in gara tra le ‘Nuove proposte’.

‘Incoscienti giovani’ di Achille Lauro, scritta e composta con Paolo Antonacci, Davide Simonetta, Daniele Nelli e Gregorio Calculli, “è ispirata a una storia vera e parla di giovani incoscienti, parla di noi”, ha spiegato l’artista.

Ecco la strofa di ‘Incoscienti giovani’ in cui si trova la parola ‘università’: Oh… bambina / Tutto quello che hai passato è un’università / E tuo padre non tornava la sera / L’hai visto solo di schiena / Lui non sa cosa è stare insieme / No, lo so gli vuoi bene / L’amore è come una pioggia sopra Villa Borghese”.

Come detto, a citare l’università è anche Settembre in ‘Vertebre’: “Mi hai detto non fa niente / e poi mi stai lasciando solo / mi hai messo in bocca le tue colpe / e sai che questo non è il modo / giochiamo a fare i grandi ma / piangiamo all’università / anche io mi sento a volte / un cane in mezzo alla città”.

Anche Rocco Hunt canta di scuola (ma senza citarla)

Anche il rapper Rocco Hunt canta di scuola al Festival di Sanremo 2025. Ma, a differenza di Clara, nella sua ‘Mille vote ancora’ non cita la parola nel testo, utilizzando il termine ‘banchi‘.

Ecco i suoi versi: “Lo Stato è assente come noi in mezzo a quei banchi / Un foglio bianco dove scriverò mi manchi / Tutto quello che ti serve è nel quartiere / Studia oppure ‘mparate ‘o mestiere”.

Il testo proposto da Rocco Hunt è un mix di italiano e dialetto dove l’artista, tra nostalgia e voglia di riscatto, racconta “in particolare la mia storia e soprattutto la storia di tanti altri ragazzi”, ha spiegato. Crescere in un quartiere difficile, il bisogno di andare lontano e, una volta distante, il desiderio di tornare “a casa mia mille vote ancora”.