
Perché Trump chiuderà il ministero dell'Istruzione: l'annuncio
Trump vuole chiudere il Dipartimento dell'Istruzione e delocalizzarne le mansioni a livello statale: cosa fa l'agenzia e perché la si vuole abolire
Donald Trump vuole eliminare il Dipartimento dell’Istruzione americano. Vuole smantellare questo ministero e ha già dato mandato affinché le sue funzioni vengano ricollocate, per permettere ai singoli Stati di gestire il sistema educativo del Paese. Il Presidente degli Stati Uniti d’America lo ha affermato ai giornalisti, rispondendo alle loro domande. Durante la campagna elettorale ne aveva già parlato, ma nessuno avrebbe immaginato che quell’idea sarebbe diventata realtà. Il Presidente può smantellare un dipartimento? E cosa succederà a chi ci lavora e agli studenti americani con questo cambio di rotta?
Donald Trump elimina il Dipartimento dell’Istruzione
Lo aveva promesso in campagna elettorale e cercherà di farlo ora che è a capo della Casa Bianca: Donald Trump vuole eliminare il Dipartimento dell’Istruzione. Ai giornalisti il Tycoon, infatti, ha detto: “Restituirò agli Stati il controllo della scuola”. Il Presidente ha affermato di aver dato incarico alla nuova segretaria all’Istruzione, Linda McMahon, ex CEO della World Wrestling Entertainment (WWE), di avviare la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione.
Il Presidente americano ha dato il preliminare via libera per smantellare il dipartimento, ma la decisione finale non sarà sua. Secondo la legge vigente negli USA, infatti, la parola passa ora al Congresso: servono almeno 60 senatori su 100 per eliminare questa istituzione (e i Repubblicani sono 53).
Come riportato da La Repubblica, Trump ha comunque affidato il mandato alla 76enne per “compiere tutti i passi necessari per facilitarne la chiusura di controllare l’istruzione attraverso i programmi federali, i dollari e i burocrati che sostengono quei programmi, è fallito”, ha sostenuto il Presidente a stelle e strisce. Già in passato Trump e gli alleati avevano accusato il Dipartimento di “indottrinare i giovani con materiale razziale, sessuale e politico inappropriato”, come riportato dalla BBC.
Scuola, il trasferimento delle competenze a livello statale
L’amministrazione guidata da Donald Trump ha già iniziato a riorganizzare il lavoro del Dipartimento. Elon Musk, a capo del Dipartimento per l’efficienza governativa, avrebbe già cancellato alcuni contratti in essere, definiti inutili e di “stampo woke”. Il consigliere ha già smantellato l’Istituto di scienze dell’Istruzione.
Linda McMahon, la cui nomina è stata confermata dal Senato, ha detto ai dipendenti del Ministero che la missione finale è eliminare tutta la burocrazia e trasferire l’autorità dell’agenzia ai singoli Stati che fanno parte degli USA. “La mia visione è in linea con quella del presidente: rimandare l’istruzione agli Stati e dare ai genitori più potere nello scegliere il tipo di istruzione. Come madre e nonna so che non c’è nessuno più qualificato di un genitore per decidere al meglio l’istruzione dei propri figli”.
Secondo le indiscrezioni (venute a galla grazie a una bozza dell’ordinanza visionata dal Wall Street Journal), pare che si vogliano anche rivedere o addirittura cancellare i finanziamenti federali per le borse di studio, con tutte le conseguenze sul diritto allo studio dei cittadini americani.
Gli esperti temono che il trasferimento dell’istruzione a livello statale potrebbe aumentare le disparità tra gli Stati. Il timore è che si possa allargare anche la censura, che ha già visto in America i conservatori mettere al bando libri che trattano di schiavismo, identità sessuale e omosessualità o romanzi come “Il buio oltre la siepe” di Harper Lee e “1984” di George Orwell.
Cosa fa il Dipartimento dell’Istruzione americano
Il Dipartimento dell’Istruzione americano, istituito nel 1979, si occupa di supervisionare i finanziamenti per le scuole pubbliche, di gestire i prestiti agli studenti e di gestire i programmi di aiuto per gli studenti a basso reddito per permettere loro di frequentare l’università. Finanzia anche programmi di sostegno ad alunni con disabilità o che vivono in povertà e fa rispettare le leggi sui diritti civili, che prevengono la discriminazione su razza e sesso nelle scuole finanziate a livello federale.
A differenza di quanto si pensi, invece, il Dipartimento non gestisce le scuole statunitensi e non stabilisce i programmi di studio: questi sono già compiti che spettano ai singoli Stati e ai distretti locali. Il budget affidato all’agenzia nel 2024 è stato di 238 miliardi di dollari, meno del 2% del bilancio federale totale: ci lavorano circa 4.400 dipendenti, il numero più piccolo tra tutti i Dipartimenti ministeriali americani.