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Giuseppe Valditara Fonte foto: ANSA

Valditara: "2 anni di carcere per chi non manda i figli a scuola"

"2 anni di carcere per chi non manda i figli a scuola": il ministro Valditara in visita alla scuola di Ostia dopo l'aggressione ad una maestra

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il ministro Giuseppe Valditara ha fatto visita alla scuola di Ostia (Roma) in cui una maestra è stata aggredita dalla madre di un alunno, moglie di uno dei componenti del clan Spada. In questa occasione, il responsabile dell’Istruzione ha ribadito che per chi non manda i figli a scuola sono previsti fino a 2 anni di carcere. Ecco cosa ha detto il ministro Valditara.

Pena fino a 2 anni di carcere per chi non manda i figli a scuola

“Coloro che non mandano i figli a scuola sappiano che con la nuova norma, voluta insieme al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rischiano 2 anni di galera e lo Stato reagirà in modo molto duro”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, come riportato dall’agenzia ‘Dire’, in visita all’Istituto Amendola Gattuso di Ostia, per portare il suo sostegno agli insegnanti dopo l’aggressione subita da una maestra per mano di una mamma di un alunno. La donna, moglie di uno dei membri del clan Spada, ha colpito l’insegnante ‘colpevole’ di aver rimproverato il figlio mentre litigava con alcuni compagni.

Nella sua dichiarazione, il ministro Valditara ha fatto riferimento all’obbligo di istruzione come previsto dal decreto-legge 123/2023 (il cosiddetto ‘Decreto Caivano‘) convertito con modificazioni dalla legge 159/2023. L’atto normativo ha inserito nel Codice penale l’articolo 570-ter sull’inosservanza dell’obbligo dell’istruzione dei minori, che al comma 1 recita: “Il responsabile dell’adempimento dell’obbligo scolastico che, ammonito ai sensi dell’articolo 114, comma 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, non prova di procurare altrimenti l’istruzione del minore o non giustifica con motivi di salute, o con altri impedimenti gravi, l’assenza del minore dalla scuola, o non ve lo presenta entro una settimana dall’ammonizione, è punito con la reclusione fino a due anni”.

“Mi auguro – ha aggiunto il Valditara – che la Camera approvi molto presto quel mio disegno di legge sulla condotta, che introduce un risarcimento del danno e che tocca le tasche del genitore che aggredisce un insegnante o chi lavora a scuola, perché la scuola è anche lei danneggiata e subisce un danno d’immagine”.

Il ministro Valditara in visita alla scuola di Ostia dopo l’aggressione di un’insegnante

A scuola “la violenza non è ammessa, lo Stato c’è”. È questo il messaggio lanciato dal ministro Giuseppe Valditara agli insegnanti in visita alla scuola di Ostia, come riportato da ‘Il Corriere della sera’. “Sappia qualsiasi mafia – ha aggiunto – che lo Stato è molto più forte di qualsiasi singolo individuo e di qualsiasi singola mafia e ha tutti gli strumenti per farsi rispettare”.

Il ministro si è poi confrontato con la maestra vittima di violenza in un “incontro riservatissimo”. “È impaurita – ha spiegato Valditara -, ed è comprensibile perché quello che ha passato non è stato facile, ma riprenderà servizio a breve”. E alla domanda se la docente denuncerà o meno l’accaduto, il responsabile dell’Istruzione ha risposto: “Non credo che l’azione abbia necessità di una denuncia: c’è un’indagine e chi ha aggredito l’insegnante, dopo gli opportuni accertamenti di forze dell’ordine e della magistratura, si ritroverà a rispondere dei risultati degli accertamenti”.

Parlando con gli studenti, Valditara ha ribadito l’importanza della cultura del rispetto: “Bisogna dialogare con gli insegnanti e non aggredirli”, ha detto il ministro. La cultura del rispetto è quello che “chiediamo a tutte le insegnanti di trasmettere nelle scuole”.

Per Valditara l’insegnante aggredita “ha fatto il suo dovere, ha evitato che in quel momento si scatenasse una rissa in classe, separando 2 bambini per evitare che 1 potesse picchiare un altro. Sappiamo che cosa è successo dopo. Ma qui ci sono tanti bimbi meravigliosi, non facciamo che gli adulti li rovinino”, ha concluso il ministro dell’Istruzione e del Merito.