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Vecchioni Fonte foto: ANSA

Vecchioni e la "parola più cercata sul web": il vero significato

Roberto Vecchioni ha tenuto una bellissima lezione sulla "parola più cercata sul web": qual è e il suo vero significato raccontato dal professore

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Qual è la parola più cercata sul web e qual è il suo vero significato? A raccontarcelo è il professore Roberto Vecchioni, che in tv ha offerto un’altra delle sue meravigliose lezioni sull’etimologia dei termini. Ecco che cosa ha raccontato.

Vecchioni e l’etimologia della parola più cercata al mondo: ‘amore’

Forse non tutti sanno che la parola più ricercata sul web è amore, come ha spiegato il giornalista Massimo Gramellini nella puntata del 23 marzo di In altre parole su La7. Roberto Vecchioni, ospite fisso della trasmissione, ha così raccontato qual è l’etimologia di questo termine. “La radice è ‘ka’ – ha detto -. ‘Kamami’ in sanscrito significa desiderare, perché il senso fondamentale dell’amore è il desiderio, cioè ti manca qualcosa di cui hai bisogno”.

Il professore ha proseguito: “In persiano antico va via il ‘k’ e viene l’aspirazione, ‘hamami’. Poi i latini tolgono l’aspirazione e tengono il verbo ‘amami’, che è un bellissimo verbo perché tiene conto dei due suoni fondamentali dell’essere umano, la ‘a’ e la ‘m’, che sono le stesse lettere che troviamo in amare e mamma, pronunciabili dal bambino subito. E amore e mamma – ha aggiunto – sono una parola unica, naturalmente”.

Infine, “l’amare è vita perché è ‘a – mors’, ovvero senza morte. Questo è l’amore, il grande amore. Poi c’è un amore più semplice, quello spirituale, che per i latini è ‘diligo’, cioè scelgo. Invece i greci avevano ‘phileo’ (amare) e ‘philia’, cioè l’amicizia, di cui abbiamo già parlato. E poi ‘erotao’, l’amore quello pesante”, cioè quello passionale, ha concluso Roberto Vecchioni.

La lezione sull’amicizia di Roberto Vecchioni

Ma da dove deriva il termine amicizia? Roberto Vecchioni aveva già tenuto una lezione su questa espressione il 7 gennaio 2023 a Le parole, trasmissione Rai condotta sempre da Massimo Gramellini. “L’amicizia è il sentimento più alto che esiste al mondo, lo dicono tutti gli intellettuali greci e latini”, aveva iniziato il professore.

“L’amicizia in greco si dice ‘philia’ (φιλία), da cui derivano termini come affettività e fedeltà. La philia è un’amicizia disinteressata, cioè non è che tu ti accoppi a qualcuno perché hai qualcosa da guadagnare, non c’è utilità nella philia greca”. Ti unisci a qualcuno “semplicemente perché è spiritualmente affine a te, è il completamento di te, è qualche cosa che non potevi non incontrare nella vita”.

Ed “è molto di più addirittura dell’eros (ἔρως) – aveva proseguito – perché l’eros è passione, alti, bassi, conclusioni e ritorni. La philia invece è naturale, cioè nasce e non può morire. Puoi avere nuovi amici, ma i veri grandi amici te li tieni sempre”.

Questo, aveva spiegato il professore, “è il concetto greco. Per i latini è diverso. Amico si dice ‘amicus’, la radice di ‘am’ è amore. Per i latini – a differenza dei greci – l’utilità serve, il vantaggio è importante. Però poi arriva Cicerone, che scrive il ‘Laelius de amicitia‘”. In questo dialogo, aveva ripreso Vecchioni, “Laelius, che era il suocero del suo tutore, pone le regole dell’amicizia. La fondamentale è che è assolutamente disinteressata”.

“La seconda la trovo molto bella. Non c’entrano il ceto, il potere, i soldi, la professione, se si è uguali o se si è diversi. L’amicizia è una scintilla che nasce da un’uguaglianza che hai dentro. L’amico è il te stesso da un’altra parte“, aveva così concluso Roberto Vecchioni.